Monachesimo colombaniano
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il monaco irlandese Colombano avviò un movimento monastico che coinvolse tutto il regno franco. Questo movimento, animato dai compagni irlandesi di Colombano, attirò numerosi nobili franchi e burgundi ed esercitò una notevole influenza sulla vita religiosa del tempo.
San Colombano fu monaco a Bangor, fondatore dei monasteri di Luxeuil e Bobbio,[1] ed è ritenuto il più significativo rappresentante dell'Europa continentale del monachesimo iro-scozzese. Certe sue osservanze furono adottate, mescolate a quella gallica antica e benedettina, da vari monasteri.[2]
Quella che solo nel 1895 Seebass battezzò Regula monachorum di Colombano è composta da passi tratti da Basilio e Cassiano ed è in massima parte da attribuire a Finian di Clonard ed era già in uso a Bangor.[3]
In Italia a Bobbio il santo irlandese fondò nel 614 l'abbazia di San Colombano.
Molti monasteri fondati in epoca merovingia accolsero alcune costumanze e usi colombaniani misti ad altri di altre tradizioni monastiche e poi adottarono la regola di san Benedetto dopo la riforma monastica da parte di Benedetto d'Aniane.
Dopo il 1448 il monastero di Bobbio si unì alla Congregazione benedettina di Santa Giustina di Padova.