Papahānaumokuākea
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il Monumento nazionale marino di Papahānaumokuākea (Papahānaumokuākea Marine National Monument), noto semplicemente come Papahānaumokuākea, è un monumento nazionale statunitense esteso su un'area di circa 360.000 km² di acque oceaniche, comprendente dieci isole e atolli del nord-ovest delle Hawaii, a circa 1900 km dalle isole principali dell'arcipelago. Il nome deriva dalla dea Papahanaumoku della mitologia hawaiiana (nome che può essere tradotto letteralmente con "luogo dove nascono le isole").[1]
Bene protetto dall'UNESCO | |
---|---|
Monumento nazionale marino di Papahānaumokuākea | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | misto |
Criterio | C (iii) (vi) (viii) (ix) (x) |
Pericolo | Non indicato |
Riconosciuto dal | 2010 |
Scheda UNESCO | (EN) Papahānaumokuākea Marine National Monument (FR) Papahānaumokuākea |
È stato dichiarato monumento nazionale degli Stati Uniti il 15 giugno 2006, durante l'amministrazione del presidente George W. Bush. Il 30 luglio 2010, nel congresso di Brasilia, l'UNESCO lo ha dichiarato Patrimonio dell'umanità; il sito dell'UNESCO ne dà una estesa descrizione, dicendo tra l'altro:
- «L'area ha un profondo significato cosmologico e tradizionale per la cultura autoctona hawaiiana, come ambiente naturale ancestrale, come incarnazione del concetto hawaiiano di appartenenza dell'uomo al mondo naturale, e come luogo dove si crede che la vita abbia inizio e vi ritorni dopo la morte. Su due delle isole, Nihoa e Makumanamana, sono presenti siti archeologici relativi alla colonizzazione pre-europea delle isole e al loro uso. Gran parte del monumento è composta da habitat pelagici e acque profonde, con caratteristiche tipiche come lingue di terra affioranti o sommerse, estesi banchi corallini e lagune. È un'area marina protetta tra le più vaste del mondo.»[2]