Sposato con Belle Sherry e padre di due gemelli (Mark e Caroline, nati nel 1961), decise di cambiare il cognome quando vide stabilirsi la sua fama sul palcoscenico. Attore prevalentemente di teatro, capace di recitare in inglese e in irlandese, noto per gli eccessi alcolici, apparve in parti minori anche ne Il servo (1963) di Joseph Losey, nel Marat/Sade (1966) di Peter Brook, in cui interpretò il Marchese, e in film di William Friedkin, Roger Corman, Lucio Fulci e Walerian Borowczyk.
Magee e Beckett
Nel 1957 incontrò Samuel Beckett e registrò alcune sue opere per la radio. Per la BBC, con la regia di Donald McWhinnie registrò Embers e A Piece of Monologue. Con la regia di Martin Esslin, Rough for Radio II e con la regia di Michael Bakewell, Words and Music. A queste vanno aggiunte letture da Molloy, From an Abandoned Work e Texts for Nothing. Da alcune di queste registrazioni venne realizzato più tardi un cofanetto di CD.
A Beckett piaceva talmente la voce di Magee da decidersi a scrivere Krapp's Last Tape appositamente per lui[1] (questa registrazione BBC in video fu realizzata nel 1972). Anthony Cronin, nella sua biografia di Beckett, scrive che in qualche modo sembrava che i due si aspettassero a vicenda[2]. Il collega Jack MacGowran ricorda di come l'incontro con Beckett gli cambiò la vita[3] e di come Beckett lo diresse da sé in Endgame, dove l'attore riuscì persino a fargli cambiare una parola (da "queer" a "strange")[4].
Mel Gussow, Conversations with and about Beckett, Grove Press, New York 1996, p. 33, p. 39 e p. 74. Fu la sola volta che il premio Nobel Beckett scrisse un'opera per un attore specifico, benché notoriamente ne apprezzasse alcuni in particolare, come Jack MacGowran, Billie Whitelaw e David Warrilow.