Pressione intracranica
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Per pressione intracranica (ICP) si intende la pressione all'interno del cranio e quindi nel tessuto cerebrale e nel liquido cerebrospinale. L'organismo possiede diversi meccanismi per mantenere questa pressione stabile, con valori del liquido cerebrospinale che variano di 1 mmHg negli adulti sani, grazie all'equilibrio tra produzione e assorbimento dello stesso. È stato dimostrato che la pressione del liquor può essere influenzata da cambiamenti improvvisi della pressione intratoracica durante la tosse (pressione intra-addominale) e per mezzo della manovra di Valsalva. L'ICP viene misurata in millimetri di mercurio (mmHg) e, a riposo, è normalmente tra i 7 e 15 mmHg in un adulto in posizione supina, mentre diventa negativa (in media -10 mmHg) in ortostatismo.[1] L'evolversi della pressione intracranica viene solitamente attribuita a modifiche al volume di una o più strutture contenute nel cranio.
L'ipertensione endocranica, è una patologia in cui si riscontra un aumento della pressione nel cranio: dai normali 7–15 mm Hg a valori superiori a 20–25 mm Hg, il valore soglia per cui vi è la necessità di ricorrere ad un trattamento per ottenere la sua riduzione.[2]