Sconfinamento della guerra civile siriana in Turchia
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Lo sconfinamento della guerra civile siriana in Turchia consiste in una serie di episodi che hanno coinvolto le forze armate turche e le siriane nel corso della guerra civile siriana determinando un innalzamento della tensione tra i due paesi e la morte di civili e soldati di entrambi gli schieramenti. Da gennaio 2014 gli episodi coinvolgono anche i miliziani dello Stato Islamico dell'Iraq e Levante.
Sconfinamento della guerra civile siriana in Turchia parte della guerra civile siriana | ||||
---|---|---|---|---|
Data | 22 giugno 2012 - 31 dicembre 2014 | |||
Luogo | Confine tra Turchia e Siria | |||
Esito | Vittoria del governo turco | |||
Schieramenti | ||||
| ||||
Comandanti | ||||
| ||||
Effettivi | ||||
| ||||
Perdite | ||||
70 civili morti almeno 153 civili feriti almeno 5 miliziani ribelli uccisi | ||||
Voci di crisi presenti su Wikipedia | ||||
Fin dalle prime fasi della sollevazione popolare contro il governo siriano nel 2011, la Turchia ha subito condannato la repressione perpetrata dalle forze dell'ordine e chiesto le dimissioni del presidente Bashar al-Assad. A partire dall'agosto 2011, il governo turco ha fornito supporto politico e materiale alle forze di opposizione siriane. Il Consiglio nazionale siriano, principale organo politico dei ribelli fino al novembre 2012 è stato costituito a Istanbul e il centro operativo dell'Esercito Siriano Libero si trova entro i confini turchi fino alla seconda metà del 2012[1].
A causa del lungo e difficilmente controllabile confine tra Turchia e Siria, al massiccio afflusso di profughi in fuga dai combattimenti e all'accesso di volontari stranieri dal confine turco[2], la Turchia ha gradualmente ammassato truppe al confine siriano[3].
A seguito del conflitto tra lo Stato Islamico dell'Iraq e Levante e il resto delle forze ribelli in Siria a partire dal gennaio 2014, la Turchia è protagonista anche di azioni contro le milizie islamiste che oltrepassano il confine. Tale conflitto aumenta di intensità a fine settembre 2014, quando, come conseguenza dell'offensiva dell'ISIS sulla regione siriana a maggioranza curda di Kobanê, un flusso di 160.000 profughi varca il confine. Il 2 ottobre il parlamento turco approva una mozione che permette alle forze armate di eseguire operazioni in Siria e Iraq volte a creare una fascia di sicurezza oltre confine[4].