Teoria del complotto
teorie che sostengono ipotetiche azioni segrete da parte di una cospirazione / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Una teoria del complotto o della cospirazione (talvolta nella forma aggettivale: teoria complottista[2] o cospirativa[3]) è una teoria o spiegazione di un evento o una situazione, spesso alimentata da motivazioni politiche,[4] che ne attribuisce cause e responsabilità a una cospirazione ordita da gruppi elitari e potenti (spesso detti «poteri forti»), nonostante le altre spiegazioni già fornite siano più plausibili e affidabili.[5][6] Il termine ha una connotazione negativa, poiché implica che il credere a tali teorie sia una pratica basata sul mero pregiudizio e su prove insufficienti.[7] Una «teoria del complotto» non è la stessa cosa di una cospirazione; perché si riferisce a una cospirazione ipotizzata con caratteristiche specifiche, come un'opposizione al consenso tradizionale (talvolta detto «mainstream») tra quelle persone, come scienziati o storici, che sono qualificate per valutarne l'accuratezza.[8][9]
Le teorie del complotto sono restie alle critiche e al principio di falsificabilità; al contrario trovano forza nella logica circolare: sia le prove che confutano il complotto che l'assenza di prove a favore della sua esistenza sono reinterpretate dai complottisti come indiscutibili dimostrazioni della sua verità,[7][10] per cui la cospirazione diventa una questione di fede piuttosto che qualcosa che può essere provato o confutato.[11][12] La ricerca suggerisce che l'ideologia complottista—la fede nelle teorie del complotto—può essere psicologicamente dannosa o patologica[13][14] e che è correlata a scarso pensiero analitico, basso quoziente d'intelligenza, proiezione psicologica, paranoia e machiavellismo.[15] Gli psicologi attribuiscono il trovare teorie del complotto lì dove non ce ne sono a un fenomeno mentale chiamato «apofenia».[16][17]
Storicamente, le teorie del complotto sono state strettamente legate a pregiudizio, propaganda, caccia alle streghe, guerre e genocidi.[18][19] Le teorie del complotto vengono spesso usate come giustificazione da parte di terroristi, alcuni quali Timothy McVeigh e Anders Breivik, nonché da governi e Stati come la Germania nazista, l'Unione Sovietica[18] e la Turchia.[20] L'infiltrazione delle ipotesi alternative sull'AIDS, promosse dai complottisti, nelle istituzioni in Sudafrica ha causato circa 330 000 morti per la malattia,[21][22] QAnon e il complottismo riguardo ai risultati delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2020 hanno portato all'assalto al Campidoglio del 2021,[23] mentre la convinzione nelle teorie del complotto riguardo agli alimenti geneticamente modificati ha portato il governo dello Zambia a rifiutare gli aiuti alimentari durante una carestia,[19] in un momento in cui 3 milioni di persone nel Paese soffrivano la fame.[24] Le teorie del complotto sono un ostacolo significativo al miglioramento della salute pubblica,[19][25] incoraggiando, tra le altre, l'opposizione alla vaccinazione e alla fluorizzazione dell'acqua, e sono state collegate a epidemie di malattie prevenibili con i vaccini.[19][25] Altri effetti delle teorie del complotto includono la riduzione della fiducia nelle prove scientifiche,[19][26] la radicalizzazione e il rafforzamento ideologico di gruppi estremisti[18][27] e conseguenze negative per l'economia.[18]
Le teorie del complotto, un tempo limitate a un pubblico più marginale e ristretto, sono diventate un luogo comune nei media di massa, emergendo come un fenomeno culturale tra la fine del XX e l'inizio del XXI secolo.[28][29][30][31] Sono diffuse in tutto il mondo e sono spesso credute comunemente, alcune dalla maggioranza della popolazione.[32][33] I provvedimenti nel contrasto delle teorie del complotto includono la preservazione della società aperta e il miglioramento delle capacità di pensiero analitico del pubblico in generale.[32][33]