8-idrossichinolina
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La 8-idrossichinolina (o ossina) è un derivato della chinolina.
8-idrossichinolina | |
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Nomi alternativi | |
ossina oxina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C9H7NO |
Massa molecolare (u) | 145,16 g/mol |
Aspetto | solido bianco |
Numero CAS | 148-24-3 |
Numero EINECS | 205-711-1 |
PubChem | 1923 |
DrugBank | DBDB11145 |
SMILES | C1=CC2=C(C(=C1)O)N=CC=C2 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | (20 °C) insolubile |
Temperatura di fusione | 73 °C (346 K) |
Temperatura di ebollizione | 267 °C (540 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 302 |
Consigli P | ---[1] |
A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco quasi inodore. È un composto nocivo.
Sia l'8-idrossichinolina che i suoi complessi metallici agiscono come inibitori della trascrizione dell'RNA e ciò conferisce loro proprietà disinfettanti e antisettiche[2][3].
È utilizzata, fra l'altro, per la determinazione dell'alluminio in campioni di acque.
In soluzioni ammoniacali, forma col catione Mg2+ un complesso insolubile di colore giallo-verdastro, che può essere adoperato per separare efficacemente il magnesio dagli altri metalli del primo e del secondo gruppo; tale separazione viene però disturbata dalla presenza di cationi di metalli di transizione, che co-precipitano[4].
Nel 2013 lo staff di Xiaohui Qiu presso il National Centre for Nanoscience and Technology, Cina, è riuscito a visualizzare per la prima volta nella storia un legame a idrogeno, utilizzando una molecola di idrossichinolina.