Alcelaphus buselaphus
specie di animali della famiglia Bovidae / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'alcelafo (Alcelaphus buselaphus Pallas, 1766) è una specie di antilope africana di prateria, descritta per la prima volta da Peter Simon Pallas nel 1766. Gli adulti misurano poco più di 1 m al garrese. I maschi pesano 125–218 kg, e le femmine sono leggermente più piccole. Il colore del manto varia a seconda della sottospecie, da quello color sabbia dell'alcelafo occidentale a quello quasi nero dell'alcelafo di Swayne. Le corna sono presenti in entrambi i sessi; misurano 45–70 cm di lunghezza, e la loro forma varia moltissimo da una sottospecie all'altra. Gli alcelafi possono vivere 11-20 anni in natura, e fino a 19 in cattività.
Alcelafo | |
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Alcelafi di Coke, Ngorongoro, Tanzania | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Artiodactyla |
Sottordine | Ruminantia |
Famiglia | Bovidae |
Sottofamiglia | Alcelaphinae |
Genere | Alcelaphus de Blainville, 1816 |
Specie | A. buselaphus |
Nomenclatura binomiale | |
Alcelaphus buselaphus (Pallas, 1776) | |
Sinonimi | |
Bubalis buselaphus | |
Sottospecie[2] | |
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Gli alcelafi sono animali sociali che formano branchi di 20-300 individui. Di indole generalmente tranquilla, gli alcelafi possono diventare aggressivi quando vengono provocati. La loro dieta consiste prevalentemente di erba, alla quale si aggiungono, in ogni periodo dell'anno, piccole quantità di parti verdi e baccelli di erbe del genere Hyparrhenia. L'epoca della riproduzione varia in base alle stagioni, e dipende sia dalla sottospecie che dalla popolazione. Gli alcelafi raggiungono la maturità sessuale a uno o due anni di età. Dopo un periodo di gestazione di otto mesi, nasce un unico piccolo. L'alcelafo vive in savane, aree boschive e distese aperte.
Ognuna delle otto sottospecie di alcelafo ha un differente Conservazione. L'alcelafo bubalo è stato dichiarato estinto dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) nel 1994. In passato l'alcelafo era presente in gran parte dell'Africa, ma le varie popolazioni hanno subito un drastico declino a causa della distruzione dell'habitat, della caccia, dell'espansione degli insediamenti umani e della competizione con i bovini domestici per il cibo. L'alcelafo è estinto in Algeria, Egitto, Lesotho, Libia, Marocco, Somalia e Tunisia. È stato introdotto in Swaziland e Zimbabwe. Costituisce una preda molto ambita per i cacciatori a causa della sua carne molto apprezzata.