Carico di base
livello minimo di domanda sulla rete elettrica in un intervallo di tempo / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il carico di base (in inglese base load) su una rete elettrica è il livello minimo di domanda sulla rete in un intervallo di tempo, ad esempio una settimana. Detto in altri termini, poiché l'andamento del carico (ossia della potenza assorbita) varia in maniera notevole durante ogni giornata, oltre ad avere delle variazioni stagionali, il carico di base rappresenta la potenza minima che è necessario fornire in modo continuo al sistema elettrico.[1]
Questa domanda può essere soddisfatta da centrali elettriche invariabili[2] o da una serie di fonti energetiche intermittenti più piccole,[3] a seconda dell’approccio che presenta la migliore combinazione di costi bassi e alta affidabilità in un particolare mercato. Il resto della domanda, che varia nell’arco di una giornata, viene soddisfatto dalla generazione dispacciabile, dalle centrali elettriche ad inseguimento del carico e dalle centrali elettriche di picco, la cui produzione può essere alzata o abbassata rapidamente, dalla riserva operativa, dalla risposta alla domanda e dall'immagazzinamento dell'energia.
Più in dettaglio, il consumo di energia elettrica viene suddiviso in "carico di base", "carico medio" e "carico di picco" (o "di punta"). Il carico di base è quindi il livello di fabbisogno minimo, sotto il quale non si scende mai (o molto raramente); il carico medio è La quantità media di elettricità consumata durante il giorno quando la maggioranza degli impianti e degli apparecchi elettrici è in funzione; il carico di picco è la quantità del fabbisogno giornaliero d'elettricità che supera la richiesta del carico di base e del carico medio.[4]
Quando l'elettricità a più basso costo era quella prodotta dalle grandi centrali a carbone e nucleari la cui potenza non poteva essere alzata o abbassata rapidamente, esse erano usate per generare il carico di base, dal momento che questo era costante, ed erano chiamate "centrali del carico di base". Erano però necessarie grandi riserve di emergenza nel caso di un guasto improvviso di una di queste grandi centrali.[2][5] Le centrali elettriche invariabili da tempo non sono sempre il modo più economico per soddisfare il carico di base. La rete ora include molte turbine eoliche che hanno costi marginali così bassi da poter offrire prezzi inferiori al carbone o al nucleare, quindi possono fornire una parte del carico di base quando soffia il vento. Usare le turbine eoliche in aree con condizioni di vento variabili e integrarle con il solare durante il giorno, nonché con la generazione e l'immagazzinamento dispacciabili, permettono di gestire l'intermittenza delle singole sorgenti eoliche.[3][6]