Cucina etiopica
tradizione culinaria dell'Etiopia / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La cucina etiope è molto simile a quella eritrea ed è costituita da piatti speziati di carni e verdure, normalmente sotto forma di wat (o wot), uno stufato, servito con injera, una specie di piadina[1], dal diametro di circa 50 cm fatta con farina di teff.[1] Gli etiopici mangiano utilizzando la mano destra, che con l'ausilio di un pezzo di injera raccoglie piccole porzioni di pietanza dal piatto comune posto sul tavolo basso da pranzo.[1] Le posate sono raramente impiegate per mangiare questi piatti.
La Chiesa Etiope prescrive un certo numero di giorni di digiuno (tsom Ge'ez: ጾም ṣōm), che comprendono i mercoledì, i venerdì e l'intero periodo della quaresima, pertanto la cucina etiopica è costituita da molti piatti appartenenti alla cucina vegana (in amarico: ye-tsom የጾም ye-ṣōm, in tigrino: nay-tsom ናይጾም nāy-ṣōm). Questo ha portato i cuochi etiopi a sviluppare una ricca gamma di oli da cucina: oltre a quelli di sesamo e cardamomo, la cucina etiope impiega anche quelli di nug (scritto anche noog, conosciuto anche come semenero).[2]