Discussione:Isotopo
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Per il momento lascio questa stringatissima definizione. Ho visto che sulla wikipedia inglese c'è un articolo abbastanza buono, , si potrebbe tradurlo apportando qualche integrazione
(per esempio si dovrebbe almeno citare Soddy che ha introdotto il concetto).
Ciao.
- Svante (5 lug 2003)
- Trovo questa definizione stringatissima poco chiara. Forse sarebbe bene che venga rivista in modo da renderla comprensibile. Io non sono in grado. Poi vorrei che qualcuno soddifasse una mia curiosità : il comportamento chimico di uno stesso composto con un numero di isotopi diverso è lo stesso o ci sono delle differenze ? Mi piacerebbe leggerlo in questa definizione.
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Fatti in breve Isotopo, Argomento di scuola secondaria di II grado ...
Isotopo | |
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Argomento di scuola secondaria di II grado | |
Materia | chimica |
Dettagli | |
Dimensione della voce | 12 020 byte |
Progetto Wikipedia e scuola italiana |
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--Govoch 10:07, Gen 24, 2005 (UTC)
- a quanto ne so io, dal punto di vista chimico gli isotopi sono indistinguibili, ma non prenderla per oro colato. --.mau.
(ca m' disa...)
10:09, Gen 24, 2005 (UTC)
- La stringatissima definizione a cui mi riferivo un anno e mezzo fa è solo l'incipit dell'attuale articolo (e non può essere mutata più di tanto senza stravolgerne il significato), il resto credo che sostanzialmente provenga da un doppione [[Isotopi]] poi cancellato. Le due parti in effetti non si amalgamano bene e forse anche per questo non risulta chiaro.
Per il momento inserisco l'articolo inglese nelle richieste di traduzione del progetto chimica in modo che la voce possa essere migliorata con relativa rapidità. Se nessuno la traduce entro un tempo ragionevole vedrò di compilare io la voce.
Per quanto riguarda il comporatamento chimico degli isotopomeri (gli isotopomeri sono composti chimici che si differenziano solo per la composizione isotopica degli atomi che li costituiscono, per esempio H2O e D2O sono isotopomeri, così come H35Cl e H37Cl) le differenze sono tanto più marcate quanto maggiore è il rapporto tra le masse degli isotopi che li differenziano. Quindi il caso dell'idrogeno, in cui i rapporti tra le masse dei suoi isotopi raggiungono i massimi valori tra tutti gli elementi (la massa del deuterio è circa il doppio di quella del protio, 1H, quella del trizio è circa il triplo), è quello in cui è più evidente l'effetto isotopico. Continuando a considerare il caso dell'idrogeno si può dire che l'energia di dissociazione dei legami X-H sarà inferiore a quella dei legami X-D e questo comporterà una differente reattività (le molecole X-H reagiranno più rapidamente). Quiondi, sì vi sono delle differenze del comportamento chimico tra gli isotopomeri.
Credo comunque che questo vada solo accennato nell'articolo, mentre andrebbe trattato ampiamente in "effetto isotopico". Svante T 17:05, Gen 24, 2005 (UTC)
- La stringatissima definizione a cui mi riferivo un anno e mezzo fa è solo l'incipit dell'attuale articolo (e non può essere mutata più di tanto senza stravolgerne il significato), il resto credo che sostanzialmente provenga da un doppione [[Isotopi]] poi cancellato. Le due parti in effetti non si amalgamano bene e forse anche per questo non risulta chiaro.