Loading AI tools
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
In fonetica, un dittongo (dal greco δίφθογγος, díphthongos, "con due suoni") è una combinazione di due vocali costituita da un rapido spostamento da un vocoide a un altro, spesso interpretato da chi ascolta come una vocale unica, cioè un singolo fonema vocalico. Mentre i vocoidi semplici o monottonghi sono descritti come foni statici, i dittonghi presuppongono uno spostamento della lingua.
I monottonghi sono rappresentati in IPA da un simbolo unico, per esempio le due a dell'italiano pasta [ˈpasta]. Un dittongo può essere considerato una vocale lunga la cui articolazione non è stabile ma dinamica: per esempio, in inglese britannico grass [ˈgɹɑːs] ha un suono stabile e prolungato, invece same [ˈseɪm] ha un suono modulato: questo viene considerato un dittongo e trascritto con due simboli, il primo dei quali rappresenta la posizione di partenza del dorso della lingua e il secondo quella d'arrivo. Non tutti i fonetisti sono d'accordo su quale sia la posizione di partenza e d'arrivo di un dittongo. Per esempio John Wells usa i simboli [ɔɪ] per il dittongo dell'inglese boy mentre Luciano Canepari usa invece i simboli [ɔɘ], che considera più vicini alla realtà fonetica.
I dittonghi sono solitamente accentati sul primo elemento (cosiddetti dittonghi discendenti) e possono dividersi in:
Esistono inoltre i cosiddetti dittonghi ascendenti, frequenti nelle lingue romanze (italiano, francese, spagnolo, portoghese e rumeno). Questi sono probabilmente meglio analizzabili come una sequenza di un contoide approssimante e un vocoide.
In molte lingue i dittonghi sono monofonemici, vale a dire che contano come una vocale lunga qualsiasi: è il caso dell'inglese e del tedesco, ma anche del latino classico, del greco attico e del sanscrito. In questo caso si parla di dittongo fonologico. Questo non impedisce ovviamente che in queste lingue si possano avere altre sequenze vocali (bifonemiche), che possono appartenere anche alla stessa sillaba fonica.
Infine, alcune lingue e dialetti oppongono distintivamente dittonghi brevi a dittonghi lunghi e dittonghi orali a dittonghi nasali.
Secondo la grammatica tradizionale, in italiano, il dittongo si ha:
Le altre combinazioni (compresa /ii/) sono invece considerate iati dai grammatici. Nella metrica poetica invece, ogni combinazione di due vocali è considerata dittongo, a meno che il poeta non ponga la dieresi sulla prima vocale grafica.
La i nei digrammi ci e gi se seguita da una vocale differente da i e e (i fonemi /i, e, ɛ/) rappresenta un semplice segno grafico e non costituisce quindi fonema a sé stante. In alcuni casi come cielo e scienza la i è seguita da una e ed è quindi un segno grafico che non va pronunciato.
In italiano ci sono due nessi /ie, uo/ che hanno una particolarità: derivando direttamente da /e, o/ (brevi) latine, sono molto frequenti e importanti. Sebbene siano costituiti foneticamente da una consonante (contoide) approssimante e da una vocale (vocoide), sono spesso considerati come formati da una "semivocale" e da una "vocale" questo perché essi sono molto antichi, anche se posteriori alla comparsa dell'articolo nelle lingue romanze. Questo ha provocato il fatto che si usi l'articolo eliso anche davanti a un vero contoide in questi casi: l'uomo /'luɔmo/, l'ieri /'liɛri/. Gli altri casi di /w/ iniziale hanno di solito un articolo non eliso (il, lo; la), come davanti a consonante, anche se ci sono oscillazioni nell'uso: la iena /la'jɛ.na/, il/l'whisky , /il'wiski, i'lwiski, 'lwiski/. Essi hanno anche la caratteristica di passare a /e, o/ in sillaba atona: per questo sono chiamati "dittonghi mobili" benché, a rigore, non siano veri dittonghi.
Tutti i dittonghi dell'inglese sono discendenti, a parte /juː/, che si può analizzare come [i̯uː].
RP (Britannico) | Australiano | Nordamericano | ||
---|---|---|---|---|
Americano | Canadese | |||
low | [əʊ̯] | [əʉ̯] | [oʊ̯] | |
loud | [aʊ̯] | [æɔ̯] | [aʊ̯] | [aʊ̯] |
lout | [əʊ̯]1 | |||
lied | [aɪ̯] | [ɑe̯] | [aɪ̯] | |
light | [əɪ̯]1 | |||
lane | [eɪ̯] | [æɪ̯] | [eɪ̯] | |
loin | [ɔɪ̯] | [oɪ̯] | [ɔɪ̯] | |
loon | [uː] | [ʉː] | [ʊu̯]4 | |
lean | [iː] | [ɪi̯]4 | [ɪi̯]4 | |
leer | [ɪə̯] | [ɪə̯] | [ɪɚ̯]3 | |
lair | [ɛə̯]2 | [eː]2 | [ɛɚ]3 | |
lure | [ʊə̯]2 | [ʊə̯] | [ʊɚ̯]3 |
Nel greco antico i dittonghi sono l'unione di una vocale aspra (α, ε, η, ο, ω) e di una dolce (υ, ι) pronunciata con una sola emissione di suono, essi sono sempre lunghi, con l'eccezione di αι e οι in fine di parola.
I dittonghi possono essere:
Propri se la vocale aspra è breve (ᾰ, ε, ο). Fa parte anche dei propri il dittongo υι, che è considerabile dittongo solo se è seguito da una vocale. Il dittongo ου si pronuncia u;
Impropri se la vocale aspra è lunga (ᾱ, η, ω). Quando scritte in minuscolo lo iota è sottoscritto e nel parlato non è pronunciato.
Dittonghi | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Propri | Impropri | ||||||
ᾰι | Ᾰι | ᾰυ | Ᾰυ | ᾳ | Ᾱι | ᾱυ | Ᾱυ |
ει | Ει | ευ | Ευ | ῃ | Ηι | ηυ | Ηυ |
οι | Οι | ου | Ου | ῳ | Ωι | ωυ | Ωυ |
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.