Per età di Pericle si intende il V secolo a.C.[1], generalmente ricondotto al periodo tra il 480 e il 404 a.C. e, in particolare, il periodo tra il 460 e il 430 a.C., in cui Atene raggiunse il suo massimo splendore sotto la guida di Pericle. Fu un periodo di egemonia politica ateniese, di crescita economica e di fioritura artistica e culturale conosciuto anche come età d'oro di Atene.

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Impero ateniese nel 431 a.C.

Storia

Quando a metà del V secolo a.C. venne stabilita la pace con la Persia, ciò che iniziò come un'alleanza tra città-Stato indipendenti, divenne un impero ateniese. Pericle trasferì il tesoro della Lega delio-attica da Delo ad Atene,[2] stabilendo l'assoluta predominanza militare e politica della città sul resto degli alleati.

Con i fondi dell'Impero e il dominio militare e politico, Atene fece emergere in questo periodo alcune delle opere culturali più influenti e durature della tradizione occidentale. I drammaturghi Eschilo, Sofocle ed Euripide hanno vissuto e operato tutti in questo secolo, così come gli storici Erodoto e Tucidide, il medico Ippocrate e il filosofo Socrate.

Arte

Gli storici ritengono che scultura e architettura in questo periodo raggiunsero lo zenit: benché gli elementi decorativi e la tecnica utilizzata non variasse affatto rispetto al precedente periodo, ciò che li caratterizzava fu la quantità di lavori eseguiti e la raffinatezza, a livelli di perfezione mai raggiunti fino ad allora.

Tra le opere di natura religiosa, di seguito sono alcuni esempi che possono rappresentare al meglio questo periodo:

  • Ricostruzione del tempio di Zeus a Olimpia.
  • Ricostruzione di Tempio di Apollo a Delfi, che era stato distrutto da un terremoto.
  • Costruzione dell'Acropoli, la città dei marmi eretta per la gloria degli dei. Il luogo aveva subito un incendio causato dai persiani ed è stato in rovina per più di 30 anni. Pericle ottenne che la sua ricostruzione avvenisse con marmo bianco portato dalla vicina e famosa cava del Monte Pentelico. Fu formata una squadra con i migliori architetti, scultori e operai ateniesi. I cittadini di Atene si assicurarono lavoro per oltre 20 anni, grazie a questa grande opera. Era il complesso monumentale più vasto e magnificente della storia dell'arte greca e poté essere realizzato grazie al finanziamento dei tesori della Lega di Delo.

Tra gli scultori del periodo, Fidia è considerato il più grande di tutti. Fu autore di due immense statue criselefantine[3] che erano molto celebrate e ammirate ai loro tempi: Atena, situata all'interno del Partenone, il cui splendore raggiungeva i fedeli attraverso le porte aperte della cella del tempio, e Zeus ad Olimpia, considerata ai suoi tempi e in epoche successive come una delle meraviglie del mondo.

Gli altri grandi scultori di questo secolo furono Mirone e Policleto.

Note

Bibliografia

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