Grotta artificiale
tipo di vuoto o cavità artificiale con uso antropico / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
La grotta artificiale o fantastica, chiamata semplicemente grotta o spelonca,[1] è uno degli ambienti tipici dell'architettura manierista.
Si tratta di una cavità sotterranea o scavata nel fianco di una montagna e adibita a usi e destinazioni differenti, in questo caso come elemento di decorazione di parchi e giardini; il gusto per le grotte fantastiche era tipico del tardo Cinquecento e una delle più famose è la Grotta del Buontalenti.[2] Solitamente è fornita di fontane e giochi d'acqua vari e rivestita con opere in roccia o conchiglie e rientra nel gusto, detto appunto, grottesco.[3]
«Il tardo cinquecento, alla cupola, oppone un tema del tutto in consueto all'occidente cristiano, e d'una drammaticità arcaica: la grotta, naturale o artificiale. La grotta, in un certo senso, è come l'Inferno di Dante una cupola capovolta, puntata verso la terra, invece che verso il cielo [...] La sua zona di maggior interesse non è tanto la parte più luminosa, quanto quella più buia [...] La grotta, inoltre, specialmente se artificiale, ha la capacità di accompagnarci e sprofondarci progressivamente nel cuore della natura.»