Impotenza appresa
nell'ambito delle neuroscienze e della psicologia, caratteristiche comportamentali esibite da un soggetto dopo aver sopportato ripetuti stimoli avversi al di fuori del suo controllo / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Impotenza appresa?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
Con i termini impotenza appresa o impotenza acquisita ci si riferisce, nell'ambito delle neuroscienze e della psicologia, al comportamento esibito da un soggetto dopo aver sopportato ripetuti stimoli avversi al di fuori del suo controllo.
Inizialmente si pensava che fosse causata dall'accettazione da parte del soggetto della propria impotenza: discontinui tentativi da parte del soggetto di sfuggire, sottrarsi o evitare lo stimolo avverso, anche quando la possibilità di tali alternative gli venivano presentate in modo inequivocabile; dopo aver mostrato tale comportamento, dunque, si diceva che il soggetto avesse acquisito la cosiddetta impotenza appresa.[1][2]
Ma negli ultimi decenni, invece, la neuroscienza ha fornito nuove informazioni sull'impotenza appresa, ribaltando del tutto la teoria originale. Secondo le prospettive delle nuove teorie, il cervello è predisposto a pensare di non avere alcun controllo sulle varie situazioni, ed è piuttosto il concetto di "potenza" a venir appreso[3].
Nell'uomo, l'impotenza appresa è collegata al concetto di autoefficacia, ossia la credenza dell'individuo di possedere un'innata capacità di raggiungere e concretizzare obiettivi. La teoria della impotenza appresa sostiene che la depressione clinica e le malattie mentali ad essa collegate possano derivare da tale assenza (reale o percepita) di controllo sull'esito di una situazione[4].