Loading AI tools
catacomba di Roma Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L’ipogeo di via Dino Compagni è una catacomba di Roma, posta in via Dino Compagni, nelle vicinanze di via Latina, nel quartiere Appio-Latino. Il cimitero è conosciuto anche col nome di catacomba della via Latina.
Ipogeo di via Dino Compagni Catacomba della Via Latina | |
---|---|
Utilizzo | catacomba |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Roma Capitale |
Scavi | |
Data scoperta | 1956 |
Archeologo | Mario Santa Maria |
Amministrazione | |
Ente | Pontificia commissione di archeologia sacra |
Responsabile | Antonio Ferrua |
Mappa di localizzazione | |
Quest'ipogeo, di cui le fonti antiche tacciono totalmente, fu scoperto per caso agli inizi del 1956 durante gli scavi per le fondazioni di un nuovo palazzo. La sua scoperta fu tenuta nascosta fino alla fine dei lavori di costruzione del palazzo sovrastante e questo provocò danni alle pitture e alle strutture della catacomba, causati sia da improvvisati tombaroli che dalle gettate di cemento armato. Solo a novembre di quell'anno l'ingegnere Mario Santa Maria denunciò il ritrovamento della catacomba alla Pontificia commissione di archeologia sacra. Fu incaricato padre Antonio Ferrua di visitare gli ambienti e si rese subito conto dell'eccezionalità della scoperta: la catacomba fu sterrata nei mesi successivi, ed i lavori si conclusero nel giugno del 1956.
L'ipogeo, di diritto privato, fu scavato per ospitare le tombe di una o più famiglie imparentate tra loro, i cui membri non erano ancora tutti passati alla fede cristiana: questo aspetto si evince dal fatto che la catacomba conserva molte pitture con soggetti pagani, e non solo cristiani. La catacomba ebbe una vita breve, circa cinquant'anni, dagli inizi del IV secolo fin verso il 350-360 d.C. Non si conosce il nome o i nomi delle famiglie lì sepolte.
La catacomba si sviluppa con una struttura molto semplice, su un solo livello: due gallerie parallele tra loro, e distanti circa 18 metri, sono attraversate perpendicolarmente da un'altra galleria, che termina con una serie di cubicoli e cripte, che sono le più interessanti dal punto di vista pittorico ed architettonico.
L'antico ingresso è oggi ostruito da una sovrastante e recente costruzione; si accede all'ipogeo da un tombino posto nel marciapiede in via Latina.
Leonella De Santis riferisce l'affermazione, secondo la quale per molti studiosi dell'arte paleocristiana l'ipogeo di via Dino Compagni, per la ricchezza delle sue decorazioni, rappresenta una vera e propria "pinacoteca del IV secolo":
«Nei sotterranei l’atmosfera è magnetica, l’emozione è grande. I colori, luminosi, avvolgono il visitatore con caldi toni rossi, bruni e violacei, con chiare pennellate gialle, ocra, arancione e vibranti tocchi azzurri, verdi e grigi: le scene dipinte, oltre un centinaio, rimbalzano da una parete all’altra creando un caleidoscopio variopinto e variegato… A ragion veduta viene definita dagli studiosi la “pinacoteca del IV secolo”…»
Come detto, le pitture, che ricoprono nella loro totalità le pareti dell'ipogeo, ritraggono scene con temi pagani, che si alternano ad altre tratte dal repertorio cristiano, sia vetero che neotestamentario.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 219384042 · GND (DE) 7727364-3 |
---|
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.