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minerale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'isoferroplatino è un minerale composto da principalmente da platino e ferro che cristallizza secondi il sistema cubico semplice. Una parte del platino può essere sostituita da iridio, renio o rutenio mentre una parte del ferro può essere sostituita da nichel o rame. Il minerale è stato definito con l'approvazione dell'IMA nel 1975 ed il nome deriva dalla sua composizione chimica e dal sistema cristallino di appartenenza.[1]
Isoferroplatino | |
---|---|
Classificazione Strunz (ed. 10) | 1.AG.35 |
Formula chimica | Pt3Fe[1] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | monometrico |
Sistema cristallino | isometrico[1] |
Parametri di cella | a=3,864(1)[1] |
Gruppo puntuale | 4/m 3 2/m[2] |
Gruppo spaziale | P m3m[2] |
Proprietà fisiche | |
Densità | 18,41[2] g/cm³ |
Lucentezza | metallica[2] |
Opacità | opaco[2] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
L'isoferroplatino si presenta raramente in cristalli fino a 3 mm, solitamente si presenta in granuli scheletrati o cubici che possono mostrare facce a scalini oppure in piccole venature.[2]
L'isoferroplatino è stato trovato in giacimenti di solfuri di platino-ferro e nichel-rame nelle rocce ultrafemiche e nelle cromatite oppure nei depositi alluvionali derivati da queste rocce. L'isoferroplatino si presenta in associazione con iridio nativo, osmio nativo, platino nativo, leghe di ferro e platino, braggite, sperrylite ed inclusioni di vari minerali di metalli del gruppo del platino, oro nativo e pirite.[2]
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