L'uomo a una dimensione
saggio di Herbert Marcuse / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'uomo a una dimensione (titolo originale: One-Dimensional Man: Studies in the Ideology of Advanced Industrial Society) è un libro del 1964 del filosofo Herbert Marcuse, in cui l'autore propone una critica ad ampio raggio sia del capitalismo contemporaneo che della società comunista dell'Unione Sovietica, documentando l'ascesa parallela di nuove forme di repressione sociale in entrambe queste società, così come il declino del potenziale rivoluzionario in Occidente. Sostiene che la "società industriale avanzata" ha creato falsi bisogni, che hanno integrato gli individui nel sistema esistente di produzione e consumo attraverso i mass media, la pubblicità, la gestione industriale e le modalità di pensiero contemporanee.[1]
L'uomo a una dimensione | |
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Titolo originale | One-Dimensional Man |
Autore | Herbert Marcuse |
1ª ed. originale | 1964 |
1ª ed. italiana | 1967 |
Genere | Saggio |
Sottogenere | economia, sociologia |
Lingua originale | inglese |
Ciò si traduce in un universo "unidimensionale" di pensiero e comportamento, in cui l'attitudine e l'abilità per il pensiero critico e il comportamento di opposizione si allontanano. Contro questo clima prevalente, Marcuse promuove il "grande rifiuto" (descritto a lungo nel libro) come l'unica opposizione adeguata ai metodi onnicomprensivi di controllo. Gran parte del libro è una difesa del "pensiero negativo" come forza dirompente contro il positivismo prevalente.[1]
Marcuse, che con quest'opera consolidò notevolmente la sua fama,[2] analizza anche l'integrazione della classe lavoratrice industriale nella società capitalista e le nuove forme di stabilizzazione capitalista, mettendo così in discussione i postulati marxiani del proletariato rivoluzionario e l'inevitabilità della crisi capitalista. Contrariamente al marxismo ortodosso, Marcuse sostiene forze non integrate di minoranze, estranei e Intelligencia radicale, cercando di nutrire il pensiero e il comportamento dell'opposizione promuovendo il pensiero e l'opposizione radicali. Considera le tendenze verso la burocrazia nei paesi presumibilmente marxisti come opposizione alla libertà come quelle nell'ovest capitalista.[1]