Lama (geologia)
solco erosivo poco profondo / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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In Puglia si definiscono lame i solchi erosivi poco profondi, tipici del paesaggio pugliese, che convogliano le acque meteoriche dall'altopiano della Murgia verso il punto di chiusura del bacino idrografico cui appartengono. Sono denominate lame anche i tratti terminali delle gravine, termine che designa invece incisioni profonde con sponde ripide[1].
Tali formazioni carsiche sono diffuse su tutto il territorio regionale ma principalmente nella città metropolitana di Bari e in parte della provincia di Taranto, in modo particolare a Palagiano. Lungo la costa barese si trovano le foci di ben nove lame che corrono dalla Murgia nord occidentale verso il mare Adriatico, mentre nel mar Ionio vi sono due lame importanti del comune ionico di Palagiano: la lama Lenne, che sfocia in mare, e la lama di Chiàtone che sfocia nel fiume Lato e muore sotto la torre del Lato nel mar Ionio.
Le lame vengono solitamente confuse con dei generici corsi d'acqua. La differenza tra lama e corso d'acqua è sostanziale, dal momento che nelle lame, a causa dell'elevata porosità del terreno, la circolazione superficiale è di piccola entità, mentre risulta prevalente nel sottosuolo. Inoltre, le lame trasportano acqua solo in corrispondenza di eventi di pioggia, raccogliendo le acque del bacino idrografico cui appartengono, mentre sono sostanzialmente asciutte in periodi normali.
La circolazione superficiale sulle lame è maggiore nei casi estremi di pioggia intensa. Esse contengono normalmente terra fertile, depositatasi grazie a fenomeni erosivi, e sono solitamente coltivate. Lame, che hanno trasportato acqua (superficialmento o nel sottosuolo) nel corso delle ere geologiche, si ritrovano anche in corrispondenza delle doline murgiane (come il Pulo di Altamura, il Pulicchio di Gravina, il Pulo di Molfetta e Gurio Lamanna) e ne provano l'origine carsica dovuta alla doppia azione erosiva, meccanica e chimica, dell'acqua trasportata dalle lame.