Lettere di Ignazio
testi attribuiti a Ignazio di Antiochia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Le Lettere di Ignazio sono sette lettere attribuite al vescovo e martire Ignazio di Antiochia (107–110), detto L'Illuminatore, scritte in greco nei primi anni del II secolo. Dalla tradizione cristiana e dagli studiosi contemporanei sono ritenute autentiche.[1] Le epistole, di argomento teologico, furono scritte prima del martirio.
Primo nella letteratura cristiana, Ignazio attribuì alla Chiesa l'appellativo di «cattolica», cioè «universale»: «Dove è Gesù Cristo, lì è la Chiesa cattolica» (Lettera agli Smirnesi 8,2).[2]
Ignazio ha lasciato un corpus di lettere redatte durante il viaggio che lo portò da Antiochia a Roma, dove subì il martirio. La prima tappa del suo viaggio fu Smirne. Qui Ignazio scrisse quattro lettere, rispettivamente alle Chiese di Efeso, di Magnesia, di Tralles e di Roma. Partito da Smirne, Ignazio giunse nella Troade, dove sostò per qualche tempo. Dalla Troade spedì tre lettere: due alle comunità di Filadelfia e di Smirne, e una al vescovo di Smirne, Policarpo.[3]
Di tale corpus si sono conservate tre redazioni diverse, definite dagli studiosi:[4]
Il fatto che queste epistole compaiano in diversi formati ha fatto suscitare molti dubbi sulla loro autenticità. Dopo una discussione durata svariati decenni, tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, si è convenuto che la versione autentica fosse quella media. La forma lunga e la forma breve sarebbero state redatte a posteriori e non apparterrebbero a Ignazio.[1] Nonostante la comunità degli studiosi abbia trovato un accordo, il dibattito continua tutt'oggi.
La recensione media consta di sette lettere:
Le lettere sono state tramandate, con l'eccezione della Lettera ai Romani, dal codice Mediceo Laurenziano 57,7, databile all'XI secolo.[5] La Lettera ai Romani è contenuta nel codice Parigino greco 1451 (risalente ai secoli X-XI), dov'è incorporata nello scritto intitolato Martirio di Ignazio.[6] Parte della lettera alla comunità di Smirne (capitoli 3-12, 1) è contenuta nel papiro di Berlino 10581 (V secolo).[7]
Nella recensione lunga delle lettere ignaziane furono inserite anche altre lettere, oggi ritenute pseudoepigrafe:[8]
Fanno inoltre parte delle lettere attribuite a Ignazio quattro lettere indicate come Corrispondenza con san Giovanni e la Vergine:[9]
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