Levedi
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Levedi, Lebed,[1][2][3] Levedias, Lebedias o Lebedi[4] (... – ...; fl. IX secolo) fu un capo ungaro vissuto probabilmente all'inizio del IX secolo e il primo di cui si ha notizia[5][6][7][8].
Levedi | |
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Ritratto moderno di Levedi realizzato da Tulipán Tamás | |
Voivoda degli Ungari | |
In carica | inizio del IX secolo? |
Successore | Álmos |
Consorte | principessa cazara |
Figli | nessuno |
Religione | paganesimo |
Secondo il De administrando imperio scritto da Costantino VII Porfirogenito, per l'alleanza e il coraggio dimostrato dal popolo magiaro in tutte le guerre combattute con i Cazari, a Levedi, famoso anche per il suo valore in battaglia, fu data in sposa una principessa cazara «affinché potesse avere figli da lui».[9] Tuttavia, a quanto risulta da uno studio delle fonti, Levedi non ebbe figli con sua moglie.
Successivamente, dopo che i Cazari sconfissero i Peceneghi e li costrinsero ad allontanarsi nella terra degli Ungari, i Cazari scelsero di nominare Levedi come «primo tra gli Ungari», affinché «potesse dimostrarsi obbediente alla parola [dei Cazari] e al [loro] comando».[9] Così, secondo Costantino, il khagan cazaro diede il via alla centralizzazione del comando delle tribù magiare al fine di rafforzare la propria sovranità sulle stesse.[10][11] Levedi, tuttavia, rifiutò, perché non si riteneva «abbastanza influente per quel ruolo»; al suo posto, afferma Costantino, Levedi propose un altro voivoda ungherese, Álmos o suo figlio Árpád, che avrebbero a suo giudizio meglio esercitato l'incarico di principe.
Malgrado non vi sia unanimità a livello storiografico, la zona in cui si insediò il popolo magiaro, collocata al tempo tra il fiume Volga e i monti Urali, fu chiamata Lebedia e, più tardi, Levedia, un termine la cui etimologia si può facilmente ricondurre a Levedi.[1][12][13][14]