Linfoadenopatia cervicale
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La linfoadenopatia cervicale si riferisce alla linfoadenopatia dei linfonodi cervicali (le ghiandole del collo). Il termine linfoadenopatia a rigor di termini si riferisce alla malattia dei linfonodi,[1] sebbene sia spesso usato per descrivere il rigonfiamento dei linfonodi. Allo stesso modo, il termine linfoadenite si riferisce all'infiammazione di un linfonodo, ma spesso è usato come sinonimo di linfoadenopatia.
La linfoadenopatia cervicale è un segno o un sintomo, non una diagnosi. Le cause sono varie e possono essere infiammatorie, degenerative o neoplastiche.[2] Negli adulti, i linfonodi sani possono essere palpabili (in grado di essere sentiti), nell'ascella, nel collo e nell'inguine.[3] Nei bambini fino all'età di 12 anni i linfonodi cervicali raggiungo la dimensione fini a 1 cm e possono essere palpabili e questo può non significare alcuna malattia.[4] Se i linfonodi guariscono per risoluzione o cicatrici dopo essere stati infiammati, possono rimanere palpabili in seguito.[1] Nei bambini, la linfoadenopatia cervicale più palpabile è reattiva o infettiva. Negli individui di età superiore ai 50 anni, deve essere considerato l'allargamento metastatico dei tumori (più comunemente carcinomi a cellule squamose) del tratto aerodigestivo.