Locomotiva FS E.656
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Le E.656 e E.655 sono locomotive elettriche a cassa articolata progettate sia per la parte meccanica che per quella elettrica dall'Ufficio Studi Locomotive del Servizio Materiale e Trazione dell'allora azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato.[1]
FS E.656 / E.655 | |
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Locomotiva elettrica | |
La locomotiva E.656.294 in livrea d'origine. | |
Anni di progettazione | 1973-1975 |
Anni di costruzione | 1975-1989 |
Anni di esercizio | Dal 1975 |
Quantità prodotta | 461 |
Costruttore | Officine Casaralta, Officine Meccaniche Reggiane, SOFER, TIBB Componentistica Ercole Marelli, Ansaldo, Asgen, Italtrafo, Officine Casertane |
Lunghezza | 18290 mm |
Larghezza | 3000 mm |
Altezza | 3800 mm |
Interperno | 5200 mm |
Passo dei carrelli | 2850 mm |
Massa in servizio | 120 t |
Rodiggio | Bo'Bo'Bo' |
Diametro ruote motrici | 1250 mm |
Rapporto di trasmissione | E.656: 28/61 E.655: 23/66. |
Potenza oraria | (su 12 motori) 4800 kW |
Potenza continuativa | 4200 kW |
Sforzo trazione massimo | Prototipi: 249 kN |
Velocità massima omologata | E.656: 160 km/h limitata a 150 km/h E.655: 120 km/h |
Alimentazione | 3000 V =, 1500 V = |
Sono composte da due semicasse accoppiate con 3 carrelli a 2 assili, mossi da 12 motori in corrente continua (6 motori doppi tipo 82-400) da 400 kW ognuno. A seconda delle versioni sono presenti due motoalternatori oppure uno o due convertitori statici.
Si tratta degli ultimi mezzi costruiti con il rodiggio a tre carrelli e semicasse articolate, tipico di diverse famiglie di mezzi italiane, come le locomotive E.636, E.645 ed E.646, per risolvere il problema delle linee con molte curve e di raggio ridotto: il passo rigido del veicolo era drasticamente ridotto, rendendo i mezzi meno aggressivi verso la rotaia.
Le locomotive E.656 ed E.655 sono soprannominate "Caimano". Devono il loro nome al concorso lanciato nel numero di febbraio del 1976 dal mensile aziendale delle Ferrovie dello Stato Voci della rotaia. Il nome fu scelto da una giuria presieduta dall'allora direttore generale ing. Lucio Mayer fra le diverse centinaia di proposte ricevute. Il premio di 200.000 £ previsto dal concorso fu vinto dal ferroviere Ernesto Pillittieri di Udine che fu estratto a sorte tra i 16 proponenti il nome. Il logo della locomotiva, un caimano verde-giallo in corsa, fu disegnato da Ugo Uva, grafico del reparto mostre delle ferrovie ed era apposto, secondo l'uso dell'epoca, sul lato della cabina.[2]