Museo civico e della mail art
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Il Museo Civico e della Mail Art di Montecarotto è stato costituito nel 1984, grazie alle donazioni di alcuni dei maestri dell'arte italiana.
Il museo dopo una lunga inattività e le aperture saltuarie a causa della mancanza di spazi idonei è stato trasferito dalla sede provvisoria di Palazzo Baldoni e riaperto nel 2006, in occasione dell'annuale festa del verdicchio di Montecarotto, con un nuovo allestimento nei prestigiosi locali ristrutturati che un tempo ospitavano le vecchie cantine del Teatro comunale.
Museo Civico e della Mail Art di Montecarotto | |
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Esterno del Museo Civico e della Mail Art di Montecarotto | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Montecarotto |
Indirizzo | Via Circonvallazione, 41 - Montecarotto |
Coordinate | 43°31′33″N 13°03′50″E43°31′33″N, 13°03′50″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Arte, Arte contemporanea, Pittura, Scultura, Mail art |
Visitatori | 50 (2021) |
Sito web | |
Si tratta di una singolare raccolta di opere di Mail Art, cioè dell'arte che promuove, attraverso i canali postali mondiali, la circuitazione di opere di piccole dimensioni (disegni, grafica, dischi, CD, piccole sculture, ecc.), realizzate da artisti collegati fra loro da iniziative libere o tematiche. Sono presenti opere dei mailartisti Piermario Ciani, Vittorio Baccelli, Roberto Bobo Banchi, Vittore Baroni, Anna Boschi, Piero Simoni, Ruggero Maggi, Daniele Sasson, Walter Pennacchi, Emilio Morandi, Luigino Solamito, ecc.
Il prof. Bugatti, in rapporto di collaborazione con importanti artisti italiani e stranieri ed anche con Ernesto Treccani, raccolse materiale da collezioni di incisioni e di grafica dei maestri contemporanei da mettere a disposizione del museo, creando una sensibile corrispondenza artistica con le menti più ricettive all'arte postale. Anche Treccani, di passaggio a Montecarotto, realizzò un'incisione da inviare ai principali artisti del mondo perché fossero stimolati a fare altrettanto con le loro opere, con il proposito di fare di Montecarotto un luogo di convergenza dinamica delle espressioni artistiche internazionali.
Oggi il museo possiede importanti incisioni di artisti marchigiani, come quelle di Orfeo Tamburi con i paesaggi di Roma e di Parigi, di Pericle Fazzini relativa alla scultura del Cristo della sala Nervi in Vaticano e le Carte Lauretane di Arnoldo Ciarrocchi, Umberto Mastroianni, Sepo, Zauli, Cesare Zavattini, Aldo Borgonzoni e Orfeo Tamburi.