Ponte Suada e Olga
ponte di Sarajevo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Ponte Suada e Olga (in bosniaco, croato e serbo: Most Suade i Olge / Мост Суаде и Олге), in passato chiamato Vrbanja, è un ponte di Sarajevo sul fiume Miljacka.
Ponte Suada e Olga | |
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Localizzazione | |
Stato | Bosnia ed Erzegovina |
Città | Sarajevo |
Attraversa | Miljacka |
Coordinate | 43°51′11.96″N 18°24′23.57″E |
Dati tecnici | |
Tipo | [[]] |
Realizzazione | |
Intitolato a | Suada Dilberović e Olga Sučić |
Mappa di localizzazione | |
La denominazione attuale è commemorativa di Suada Diliberović e Olga Sučić, una studentessa e una pacifista, la prima di origine bosgnacca la seconda croata, che vennero uccise il 5 aprile 1992 da un cecchino che agì dalle zone controllate dai serbi sul ponte all'inizio dell'assedio di Sarajevo[1]. In un primo momento il ponte venne nominato "Most Suade Dilberović" (Ponte Suada Dilberović); per essere successivamente rinominato come "Most Suade i Olge" (Ponte Suada e Olga) il 3 dicembre 1999.
Anche in seguito il ponte fu luogo di eventi bellici ad alto impatto mediatico[2]: il 19 maggio 1993, sotto i colpi dei cecchini, vi trovarono la morte due fidanzati di una coppia interetnica, Admira Ismić e Boško Brkić, in circostanze che attrassero l'attenzione del mondo per l'assedio appena iniziato[3].
Sullo stesso ponte fu colpito a morte il pacifista italiano Gabriele Moreno Locatelli il 3 ottobre dello stesso anno.
Oggi troviamo sul ponte una targa commemorativa in ricordo di queste vittime innocenti, che recita "Kap moje krvi poteče i Bosna ne presuši" ("Una goccia del mio sangue scorre e la Bosnia non diventerà arida").
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