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politico italiano (1937-2020) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Raffaele Verdicchio (Benevento, 5 dicembre 1937 – Benevento, 14 agosto 2020) è stato un politico italiano.
Raffaele Verdicchio | |
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Sindaco di Benevento | |
Durata mandato | 28 novembre 1992 – 31 maggio 1993 |
Predecessore | Antonio Pietrantonio |
Successore | Pasquale Viespoli |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista Italiano Partito Socialista Italiano Democrazia Cristiana |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Avvocato |
Nato a Benevento nel 1937, conseguì la laurea in giurisprudenza ed esercitò la professione di avvocato.[1] Nella città campana fu anche docente di diritto e molto attivo politicamente, entrando in consiglio comunale per la prima volta nel 1970 nella lista del Partito Comunista Italiano.[2] Si ricandidò con il Partito Socialista Italiano nella legislatura successiva, risultando nuovamente eletto e riconfermato anche nel 1980.[2] In seguito, aderì alla Democrazia Cristiana, partito con il quale rientrò in consiglio nel 1990.[2][3]
Nel novembre 1992 fu eletto sindaco di Benevento – ultimo sindaco prima dell'elezione diretta – ed ebbe il compito di guidare la città in pieno periodo di crisi.[2] Nel maggio 1993 cadde l'intero esecutivo e il sindaco venne sostituito dal commissario prefettizio Giovanni Orefice, che dichiarò il dissesto finanziario del comune.[3]
Morì il 14 agosto 2020[3] e l'anno successivo gli venne intitolata una via della città.[4]
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