Sbarco a Kip's Bay
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Lo sbarco a Kip's Bay fu un'operazione anfibia effettuata dalle truppe della Gran Bretagna durante la campagna di New York della guerra d'indipendenza americana. La manovra ebbe luogo il 15 settembre 1776 nell'odierna sponda orientale dell'isola di Manhattan.
Sbarco a Kip's Bay parte della guerra d'indipendenza americana | |
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Rappresentazione dello sbarco | |
Data | 15 settembre 1776 |
Luogo | Manhattan, New York |
Esito | Sbarco britannico avvenuto con successo[1] |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
Perdite | |
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Il fuoco dell'artiglieria delle navi britanniche in navigazione lungo l'East River provocò la fuga degli inesperti miliziani statunitensi. I britannici poterono così sbarcare indisturbati a Kip's Bay. Solo nel pomeriggio vi furono delle schermaglie tra i due schieramenti e alcuni miliziani furono catturati. Le manovre seguenti dei britannici per poco non tagliarono la via di ritirata all'Esercito continentale, dapprima schierato nella parte meridionale dell'isola di Manhattan.
L'operazione fu un completo successo per i britannici che obbligarono gli americani ad abbandonare l'area e rifugiarsi nei pendii delle alture a sud-ovest della città di Harlem, cedendo il controllo di New York agli inglesi. Tuttavia, il giorno seguente, le truppe britanniche e americane si scontrarono nella battaglia di Harlem Heights, che sarà la prima vittoria americana della campagna.
Le operazioni del 1776 non portarono ad una vittoria decisiva inglese poiché i ribelli continuavano comunque a resistere. Ogni tentativo britannico di sottomettere i coloni infatti fallì e il loro esercito non venne sconfitto in modo decisivo.[6]