Serizzo
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Serizzo o sarizzo è un termine di uso commerciale, per indicare una serie di litotipi di colore grigio scuro e grana uniforme, a composizione gneissica presenti nelle Alpi meridionali.
Serizzo | |
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gneiss Leggiuna dal Canton Ticino Utilizzo nell'architettura tradizionale in Val Verzasca (Ponte dei Salti) | |
Caratteristiche generali | |
Stato di aggregazione (in c.s.) | solido |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 2,632-2,690[1] |
Coefficiente di imbibizione | 0,33-0,41%[2] |
Coefficiente di dilatazione termica lineare (K-1) | 10,50-12,75[2] |
Velocità di propagazione del suono (m/s) | 2259-2508[2] |
Proprietà meccaniche | |
Resistenza a trazione (kgf/m2) | 16,8-20,7 MPa[2] |
Resistenza a compressione (kgf/m2) | 86-112 MPa[2] |
Durezza Knoop (kgf/m2) | 5552-7109 MPa[2] |
Con il termine "serizzo" si indicano principalmente paragneiss, rocce generate dalla metamorfosi di rocce sedimentarie o sedimenti, che in condizioni di temperatura e pressione crescenti generano prima micascisti e poi paragneiss. Il serizzo è formato da metamorfosi di sedimenti sabbioso-argillosi a una profondità di circa 7 km[3]. Altri litotipi comprendono esemplari di quarziti ed ortogneiss fissili. La loro scistosità ed il loro contenuto in mica relativamente elevato, è caratteristico di uno stile tettonico ampiamente variabile nel tempo e nello spazio.
Esso deriva da vecchi termini dialettali in uso nelle Alpi meridionali, soprattutto nelle regioni del Piemonte e del Ticino. Non si tratta quindi di un termine di petrografico descrittivo, e viene talvolta impiegato come sinonimo di "granito" o di "ghiandone", oppure di "gneiss", tutte rocce a composizione granitica più o meno metamorfizzate.
Le sue caratteristiche meccaniche e l'ampia disponibilità in forma di massi erratici diffusi in tutto il territorio comasco, brianteo e ossolano la rendono una roccia di largo impiego.