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vescovo romano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Santo Spiridione di Trimitonte (in greco antico: Ἃγιος Σπυρίδων?; 270 circa – 12 dicembre 348) fu vescovo di Trimitonte (Tremithus), oggi Tremetousia, nell'isola di Cipro. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa.
Santo Spiridione di Trimitonte | |
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Vescovo di Trimitonte | |
Nascita | 270 circa |
Morte | 12 dicembre 348 |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Santuario principale | a Corfù |
Ricorrenza | 12 dicembre |
Attributi | berretto da pastore e paramenti vescovili |
Patrono di | Corfù, Frassinello Monferrato e dei ceramisti |
Spiridione nacque in una famiglia cristiana verso la fine del III secolo, ad Assia, a Cipro.[1] Si sa che trascorse i primi anni come pastore di bestiame. In seguito alla morte della moglie, dedicò la sua vita alla religione. Fu nominato vescovo della sua città natale. Durante la persecuzione dei cristiani sotto l'imperatore Massimiano, fu arrestato ed esiliato.
La tradizione vuole che Spiridione partecipasse nel 325 al Primo Concilio di Nicea, sostenendo la dottrina dell'uguaglianza essenziale di Gesù con Dio Padre, ma la sua presenza non è documentata.
Ci sono giunte notizie di molti miracoli compiuti da Santo Spiridione durante la sua vita. Morì il 12 dicembre nel 348 e fu sepolto nel tempio dei Santi Apostoli in Tremitunte.
La sua biografia c'è tramandata dall'agiografo Simeone Metafraste e dagli storici della Chiesa Sozomeno[2], Rufino di Aquileia[3] e Socrate Scolastico[4].
Dopo la conquista di Cipro da parte dell'Impero ottomano, la sua tomba fu aperta, e le reliquie portate a Costantinopoli. Le fonti sostengono che il suo corpo era incorrotto e profumava di basilico[5], e ciò era considerato una prova della sua santità. Dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453, il sacerdote Giorgios Kalochairetis trasportò le reliquie a Corfù, che a quel tempo apparteneva alla Repubblica di Venezia. Il 4 dicembre 1577 le autorità veneziane concessero un terreno per costruirvi il tempio in onore del santo. Nel 1589 le reliquie furono trasferite al tempio di nuova costruzione, che le ospita tuttora.
Le sue reliquie riposano nella custodia della chiesa greca ortodossa nel tempio che porta il suo nome a Kérkyra, la capitale dell'isola. La reliquia della mano destra del Santo fu donata a Papa Clemente VIII nel 1592 ed è custodita a Roma nella Chiesa di Santa Maria in Vallicella.
Santo Spiridione è uno dei santi più venerati nella Chiesa ortodossa; è particolarmente venerato a Corfù, di cui è il santo patrono. I corfioti ritengono che il santo abbia salvato l'isola dalla peste, dalla carestia e dall'invasione turca. Gli isolani festeggiano il loro patrono cinque volte l'anno.
In Grecia e a Cipro vi è un gran numero di chiese dedicate al santo. Altre sono presenti in vari paesi europei e nell'America settentrionale: tra queste:
Santo Spiridione è inoltre il santo protettore dei ceramisti e vasai e viene invocato spesso per difficoltà economiche, malattie chirurgiche e oncologiche.
Santo Spiridione è rappresentato vestito come un vescovo con omoforio, spesso con un Vangelo, e con la mano destra alzata a benedire. Porta in testa un berretto da pastore e a volte l'immagine è corredata d'un coccio o d'un rametto di basilico.
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