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Steve Niles (New Jersey, 21 giugno 1965) è uno scrittore statunitense e viene considerato uno dei più importanti autori di fumetti horror dell'era moderna dei comic book americani, tra i fautori della rinascita del genere[1].
Diviene celebre con l'opera 30 Days of Night trasposta nel lungometraggio cinematografico 30 giorni di buio[1]. A questa si aggiungono fumetti creati per il mercato indipendente tra i quali Criminal Macabre, Mistery Society, Frankenstein Alive, Alive! (con Bernie Wrightson), Monster & Madman e The October Faction[1]. Si cimenta anche con un franchise horror quale Army of Darkness (trilogia di culto di Sam Raimi), di cui realizza una storia in 12 parti diretto sequel dei lungometraggi cinematografici[1]. Ha modo di lavorare anche per le Big-Two (ovvero Marvel Comics e DC Comics) ma gran parte del suo impegno è rivolto al mercato indipendente e ai fumetti creator-owned, cioè di quelle opere di cui è creatore e detentore dei diritti[1]. Il suo interesse è infatti quello di realizzare fumetti che possano essere appetibili per adattamenti a serie televisive o film[1]. Vi sono infatti diverse sue opere a cui sono interessati gli studios di Hollywood. Il 23 gennaio 2020 la piattaforma streaming a pagamento Netflix distribuisce la prima stagione della serie televisiva basata su The October Faction, pubblicata dalla IDW Publishing[2].
Nel 2012 fonda, insieme a Matt Pizzolo e Brett Gurewitz, fonda una nuova casa editrice indipendente, la Black Mask Studios[3][4], tuttora attiva. L'obbiettivo è quello di supportare autori che sappiano portare nel fumetto tematiche sull'attivismo sociopolitico, critiche anti-sistema, concetti e questioni sollevate dalla controcultura[3].
Comincia a lavorare nel mondo dell'editoria a fumetti a metà anni ottanta quando si crea la Arcane Comix, compagnia che si occupa di scrivere soggetti, adattamenti, e lavori di editing per opere a fumetti poi pubblicate prevalentemente da altri editori[1]. Tra questi vi è la Eclipse Comics con la quale Niles collabora più frequentemente[5]. Per la Eclipse realizza l'adattamento a fumetti di The Yattering and Jack, da un racconto originale di Clive Barker, i disegni sono affidati a John Bolton[6]. L'opera viene pubblicata come graphic novel nel 1991 e fa parte di una nuova linea editoriale denominata Eclipse Graphic Novels, annunciata come un progetto editoriale destinato ad unire i più grandi scrittori con gli artisti più apprezzati del panorama internazionale[6]. L'ambizioso proposito della Eclipse è di rivoluzionare il mercato dei romanzi grafici a fumetti[6]. Nonostante le opere di valore a cui partecipa, gli anni novanta non portano però l'autore all'attenzione degli editori più importanti, ma Niles non desiste e il successo arriva con gli anni duemila[7]. Il genere su cui si concentra è quasi esclusivamente quello horror con particolare attenzione verso personaggi classici quali il Mostro di Frankenstein e i Vampiri[7]. Il suo scopo è però quello di cercare di riproporli in maniera innovativa, capace di colpire e spaventare i lettori[7]. Niles ammette che ha da sempre amato il genere ma da ragazzo leggeva, come tutti i suoi coetanei, i fumetti dei supereroi della DC e della Marvel[7]. Per questo è da sempre consapevole che il fumetto horror non è il genere mainstream del mercato statunitense ed è quindi più arduo ritagliarsi uno spazio al suo interno[7]. Il collasso delle vendite del biennio 1995-1996 gioca a suo favore in quanto, tra la fine degli anni novanta e gli anni duemila, l'industria fumettistica deve cercare nuove strade e autori per riportare interesse sul settore creando una nuova base di lettori da cui ripartire. Da questo la necessità di diversificare le proposte ed è in questo contesto che Niles ha una chance di portare alla luce le sue storie.
La svolta della carriera avviene con la pubblicazione della miniserie 30 Days of Night, realizzata in collaborazione con il disegnatore Ben Templesmith e pubblica dalla IDW. Si tratta tra l'altro della prima opera distribuita dalla compagnia di Ted Adams che con questo fenomeno editoriale comincia ad imporsi nel mercato del fumetto indipendente. L'opera suscita una tale attenzione che viene opzionata per un adattamento cinematografico quale 30 giorni di buio (del 2007) a cui si aggiunge un sequel[8]. Il clamore editoriale e la fanbase creata da questa storia di vampiri ne genera un franchise che, soprattutto, a livello fumettistico continua nei due decenni successivi portando alla pubblicazione di diverse pubblicazioni sequel e spin-off e numerose raccolte in volume continuamente ristampe e rese disponibili presso le fumetterie e il circuito librario. Niles afferma che :<<(30 Days of Night) mi ha dato una carriera (da scrittore di fumetti). Ho cercato di affermarmi per vent'anni nei "comics" ma è quando "30 Days" ha sbancato (nelle vendite) che sono stato finalmente in grado di avere un lavoro regolare. Glielo devo ancora oggi. Devo molto a quegli stupidi vampiri>>[7]. Inizialmente 30 Days of Night non era neppure nata per essere una storia a fumetti ma era il soggetto di un possibile film cinematografico che però è sempre stato cestinato[9]. Paradossalmente, dopo la versione a fumetti basata su quello stesso script, gli studios hollywoodiani si sono mostrati interessati a farne un adattamento cinematografico[9]. Niles continua a collaborare con la IDW ma non si lega a nessuna casa editrice. Nel 2003 viene pubblicata dalla Dark Horse Comics la prima miniserie di Criminal Macabre dove, sempre in coppia con Ben Templesmith, Niles crea il suo personaggio originale dalla vita editoriale più longeva ovvero Cal McDonald. Si tratta di un detective dell'occulto a cui vengono dedicate diverse miniserie tra il 2003 e il 2019, sempre distribuite dalla casa editrice di Mike Richardson che ne tiene in stampa le raccolte con tutte le storie realizzate[10].
Dopo il 2003, grazie a fumetti su 30 Days of Night e Cal McDonald il nome di Steve Niles comincia ad attrarre l'attenzione degli appassionati di genere horror non solo tra i lettori ma anche in campo artistico[11]. Tramite un amico comune, il campione di wrestling Dallas Page[5], Niles conosce il cantante, scrittore e regista Rob Zombie che si dimostra da subito interessato a produrre fumetti insieme[11]. A fine del 2003 i due fondano una compagnia denominata Creep Entertainment International con l'ambizione di produrre opere di genere horror che comprendono fumetti, musica, film e romanzi[11]. Il primo risultato di questa partnership è la miniserie The Nail, pubblicata dalla Dark Horse nel 2004 a cui segue Bigfoot, pubblicata dalla IDW nel 2005. Quest'ultima gode dei disegni del disegnatore cult dell'horror Richard Corben e vuole dare una interpretazione sul misterioso mostro partendo dalla cronaca dell'epoca[11]. Nonostante la dichiarazione di voler sviluppare diversi progetti cross-mediali tra cui un album musicale che sia trasposto anche in fumetto e progetti cinematografici[11], la Creep non produce iniziative di rilievo nel decennio successivo e i rapporti tra Rob e Steve sembrano distaccarsi a livello creativo.
Niles stringe amicizia anche con un altro esponente dello showbiz quale l'attore Thomas Jane[5], famoso per aver interpretato il Punitore nel suo secondo lungometraggio e per la serie dramedy Hung della HBO tra il 2009 e il 2011. Jane è appassionato di fumetti horror fin dalla giovane età quando ha avuto modo di leggere le ristampe delle opere EC Comics[12]. Per questo fonda l'imprint Raw Studios che si pone l'ambizioso proposito di portare avanti l'eredità di quelle storiche pubblicazioni e di alcune opere anni ottanta quali Cadillacs and Dinosaurs di Mark Schultz, Alien Worlds e Twisted Tales[12]. Tra gli autori e artisti coinvolti vi è anche Steve Niles oltre Tim Bradstreet e Bruce Jones[12]. Con Steve Niles arriva a realizzare due miniserie quali Bad Planet e Alien Pig Farm, entrambe distribuite dalla Image Comics tra il 2005 e il 2008 ma, come per Creep, i progetti sembrano arenarsi e i Raw Studios non vantano una grande produzione. Nei propositi iniziali c'era anche l'intenzione di riproporre sul mercato serie antologiche di genere horror quali Alien Worlds e Twisted Tales[12]. Niles sarebbe stato creativamente coinvolto nei progetti[12]. Altro estimatore di Steve Niles è il regista Sam Raimi, produttore esecutivo dei due film su 30 Days of Night. Tra i due la collaborazione va oltre i due lungometraggi e Raimi affida nel 2013 a Niles il compito di realizzare il sequel a fumetti di Army of Darkness. Da diversi anni i fumetti sul celebre franchise sono pubblicati su licenza dalla Dynamite Entertainment la quale aveva già dato un sequel al film dal titolo Ashes 2 Ashes e le seguenti miniserie, pubblicate dal 2005 in poi[13]. A Niles viene data la possibilità di operare un reboot con la serie regolare Ash and the Army of Darkness e la miniserie sequel Ash Gets Hitched, a queste si aggiungono 2 albi speciali quali Army of Darkness Annual 2014 e Army of Darkness #1992.1[14]. Il progetto non ottiene i riscontri sperati e la Dynamite decide di ritornare alla continuity precedente dal 2015, Niles non viene più coinvolto nel processo creativo[14]. L'opera che chiude il ciclo voluto da Niles è affidata allo scrittore Cullen Bun che realizza la miniserie horror/sci-fi Ash in Space facendosi notare come valido autore horror divenuto uno dei top-writer del genere nel quinquennio successivo. Nel 2007 riesce ad incontrare l'acclamato disegnatore e illustratore Bernie Wrightson, noto soprattutto per i suoi fumetti horror e per aver creato (insieme a Len Wein) l'iconico Swamp Thing per la DC Comics[15]. Nei primi anni duemila l'artista ha lavorato solo sporadicamente nel campo dei comic per dedicarsi lavoro di creature designer per gli studios di Hollywood[15]. Steve lo convince a tornare a disegnare fumetti coinvolgendolo in una serie di progetti originali quali City of Others (per Dark Horse), Dead, She Said! (2008), Ghoul (2009), e Doc Macabre (2011)[15]. Queste ultime tre miniserie sono pubblicate dalla IDW così come l'opera successiva che risulta essere l'ultima disegna da Wrightson nella sua pluripremiata carriera[15]. Insieme a Niles si mettono infatti al lavoro (nel 2012) ad una nuova interpretazione del Frankenstein di Mary Shelly[15]. Le tavole di Wrightson sono dettagliate e realizzate magistralmente ma la sua dedizione porta ad un notevole protrarsi dei tempi di pubblicazione, iniziata nel maggio 2012[16]. A questo si aggiunge la scomparsa dell'artista nel 2017 (il 18 marzo) dopo aver sofferto a lungo per un tumore al cervello[17]. Al momento del decesso sono stati completati e distribuiti solo tre albi dei 4 previsti (tra il 2012 e il 2014)[16]. L'ultimo esce postumo nel 2018 con il contributo di Kelley Jones[16], firmando una delle opere più significative per la carriera di Niles e un'ultima testimonianza e lascito delle grandi doti di Bernie Wrightson.
Nel 2012 inizia una nuova fase della carriera di Steve Niles che fonda, insieme a Matt Pizzolo e Brett Gurewitz, una casa editrice indipendente denominata Black Mask Studios[4]. L'iniziativa nasce in seguito all'idea di Pizzolo (presidente della compagnia cross-mediale Halo-8 Entertainment) di distribuire come albo digitale il fumetto Occupy Comics[4]. Il proposito è quello di raccogliere fondi a favore del movimento di protesta Occupy Wall Street e raggruppare autori e artisti del mondo dei comic favorevoli ai principi dei manifestanti. Niles si unisce all'iniziativa così come Greg Gurewitz (amministratore delegato della Epitaph Records) e nel maggio 2013 viene distribuito il primo albo cartaceo di Occupy Comics, di cui escono altri due albi[3]. A questa iniziativa partecipano, con short-story a fumetti o saggi a tema, alcuni dei più grandi autori del mondo dei comic quali Alan Moore, David Lloyd, Mike Allred, Ben Templesmith, Art Spiegelman, J.M.DeMatteis, Joshua Hale Fialkov, Alex Kot e molti altri. Niles (con il compito di consulente creativo) afferma che la Black Mask deve avere «un'etica punk rock» e supportate quegli autori che sanno portare nei fumetti l'attivismo socio-politico, la critica anti-sistema e le tematiche nate dalla controcultura[3]. Si da comunque spazio a qualsiasi tipo di genere che trovi alla base delle storie che sappiano espandere gli orizzonti del mondo dei comic[3]. Questo porterà, secondo Niles, ad una nuova attenzione verso i fumetti sia dei media ma anche di coloro che non sono abituali lettori di fumetti[3]. Nonostante l'impegno con questa nuova iniziativa, Niles continua a collaborare con diverse case editrici indipendenti quali la Dark Horse e la IDW. La prima opera da lui scritta per i Black Mask Studios è la miniserie di fantascienza The Disciples, del 2015.
Dal 2014 inizia una prolifica collaborazione con il disegnatore Damien Worm con il quale realizza una miniserie dal titolo Monster & Madman - The Secret History of Jack The Ripper and Frankenstein's Monster[7]. L'opera si pone come sequel del Frankenstein di Mary Shelly e punto di incontro tra questa creatura nata dalla finzione e il serial killer Jack lo squartatore, storicamente esistito. Mentre lavora al soggetto Niles è impegnato ancora a portare a termine Frankenstein Alive, Alive! con lo scrittore Bernie Wrightson[16]. Dopo la conclusione di Monster & Madman, Niles si appresta a creare un'opera che gli porterà ulteriore fama, si tratta di The October Faction e chiede allo stesso Worm di contribuire alla creazione dei personaggi e ai disegni della serie regolare[7]. Niles si dice entusiasta di poter lavorare da subito su una serie regolare e non una miniserie, come afferma di aver dovuto fare per i primi 25 anni della sua carriera[7]. The October Faction dura 18 albi e diviene la serie più longeva dell'autore (dal 2014 al 2016). La storia della Fazione d'Ottobre non termina ma continua in due miniserie sequel quali Deadly Season (2016-2017) e Supernatural Dreams (2018), che vedono ancora ai disegni Damien Worm. La IDW Entertainment spinge la IDW Publishing (il suo ramo editoriale) a mantenere vivo il fumetto The October Faction in quanto vi è l'interessamento da parte di Netflix che decide di optarne i diritti per una serie tv, che debutta sulla piattaforma streaming nel gennaio 2020[2]. In seguito all'adattamento televisivo si consolida la notorietà del duo Niles e Worm che vengono contattati da diverse realtà editoriali tra cui la Storm King Comics (divisione della Storm King Production), fondata dalla scrittrice e produttrice Sandy King (editor)[18]. Consulente creativo e vice della King è il celebre regista John Carpenter, già responsabile di aver lanciato fumetti di successo quali John Carpenter's Asylum e la premiata John Carpenter's Tales for a Halloween. A Niles e Worm viene chiesto di realizzare la prima limited-series per una nuova linea editoriale denominata John Carpenter Presents: Storm Kids, si tratta di un imprint di genere horror dedicato ai lettori Young Adult (tendenzialmente tra i 13 e i 17 anni)[18]. L'opera si intitola Monica Bleue: A Werewolf Story, miniserie di 5 albi distribuita dal dicembre 2019[18]. Niles ha quindi la possibilità di cimentarsi con un racconto horror che adattarsi anche a lettori più giovani di quelli a cui sono solitamente indirizzati i suoi fumetti, inoltre riprende uno dei temi classici del genere affrontando la licantropia[18].
Niles e Worm vengono contattati dalla casa editrice Clover Press, fondata da Ted Adams e Robbie Robbins nel 2019 in joint venture con IDW Publishing[19]. I due sono stati infatti co-fondatori della compagnia che sarebbe poi diventata la IDW Media Holdings[19]. Ted Adams ha da sempre avuto fiducia in Niles, facendo esordire il ramo editoriale (la IDW Publishing) con il celebre fumetto 30 days of Night, di Niles e Templesmith, opera che ha portato gli autori (e l'editore) all'attenzione del mondo dei comic. La sua nuova avventura editoriale vuole proporre sia nuove e innovative opere creator-owned, sia la riedizione di opere classiche[19][20]. Per la Clover Press Niles realizza 2 limited-series (nel 2020). La prima vede ai disegni Damien Worm ed è composta da 2 albi di 48 pagine dal titolo The Grievling e distribuita dal 6 maggio 2020[20]. La storia parla di una ragazza di nome Lily Baxter che torna dalla morte per vendicarsi di una gang di teenagers che l'ha assassinata la notte di Halloween[20]. La seconda dal titolo The Possessed ha lo stesso formato della precedente (2 albi di 48 pagine) ma vede ai disegni Gyula Nemeth, artista con cui ha già collaborato sul franchise Criminal Macabre[21]. La storia è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale nella Budapest occupata dai nazisti. Protagonisti sono dei fuggitivi ebrei che meditano vendetta nei confronti di chi ha ucciso diversi membri della loro famiglia. L'autore riprende tematiche e ambientazioni con cui si è già cimentato in Breath of Bones (del 2013), ma mentre in quel caso riprendeva il mito ebraico del Golem, in questo caso il possibile mezzo per reagire al male è rappresentato da un essere demoniaco, anch'esso simbolo dell'oscurità dell'animo umano[21]. Niles, oltre a portare avanti il suo franchise sul cacciatore di mostri Criminal Macabre e continuando a lavorare per varie casi editrici indipendenti, fonda la Monster Forge Production ( a fine 2022) insieme a Shannon Eric Danton. Il progetto è ambizioso in quanto si tratta di una casa di produzione multimediale i cui fumetti sono pubblicati dalla Dark Horse Comics. L'obbiettivo è quello di creare una piattaforma interattiva che promuova lo sviluppo delle opere create dall'autore ad ogni livello di intrattenimento, dai classici comic book, ai fumetti digitali, ai film, serie televisive, gaming e merchandising.
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