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Storia degli Houston Oilers
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La franchigia professionistica di football americano denominata Tennessee Titans era in origine chiamata Houston Oilers[1]. Con sede a Houston, Texas, la squadra iniziò a giocare nel 1960 come uno dei membri fondatori della American Football League. Gli Oilers vinsero i primi due campionati AFL della storia, prima di confluire nella National Football League dopo la fusione tra le due leghe.
Houston Oilers Football americano ![]() | |
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Segni distintivi | |
Colori sociali | |
Mascotte | The Roughneck |
Inno | Luv Ya' Blue/Houston Oilers #1 |
Dati societari | |
Città | Houston (Texas) |
Paese | ![]() |
Lega | ![]() ![]() |
Conference | AFC (1970-1966) |
Division | Eastern division (1960-1969) AFC Central (1970-1996) |
Fondazione | 1959 |
Scioglimento | 1996 |
Denominazione | Houston Oilers (1960–1996) Tennessee Oilers (1997–1998) Tennessee Titans (1999–presente) |
Proprietario | ![]() |
Stadio | Jeppesen Stadium (1960–1964) Rice Stadium (1965–1967) Houston Astrodome (1968–1996) |
Palmarès | |
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Campionati AFL | 2 |
Titoli divisionali | 6 |
Apparizioni ai play-off | 15 |
Gli Oilers competevano nella East Division (assieme a Buffalo, New York e Boston) della AFL prima della fusione, dopo di che furono inseriti nella nuova AFC Central. Per tutta la loro esistenza gli Oilers sono stati posseduti da Bud Adams e hanno giocato le loro gara casalinghe all'Astrodome per la maggior parte della loro permanenza a Houston (Jeppesen Stadium e Rice Stadium ospitarono la squadra per i suoi primi otto anni).
Gli Oilers sono stati i primi campioni della American Football League, vincendo i titoli del 1960 e 1961, ma non vinsero più alcun altro campionato. Apparvero nella finale del campionato AFL del 1962, ma persero dopo un doppio tempo supplentare contro i loro rivali statali, i Dallas Texans; vinsero il titolo della AFL East Division nel 1967 e si qualificarono per i playoff nel 1969, perdendo in entrambi i casi con gli Oakland Raiders. Dal 1978 al 1980, gli Oilers, allenati da Bum Phillips e nel mezzo della campagna chiamata Luv Ya Blue campaign, raggiunsero le finali della AFC, perdendo in entrambi i casi. Gli Oilers furono stabilmente una contendente per i playoff dal 1987 al 1993, un'epoca che li vide conquistare gli unici due titoli di division della loro storia nella NFL (1991 e 1993), oltre alla dubbia distinzione di essere dalla parte degli sconfitti nella allora più larga rimonta della storia della NFL. Per il resto della loro permanenza a Houston, gli Oilers si trovarono quasi sempre nella seconda division più ostica della lega e, ad eccezione delle annate appena menzionate, ebbero quasi sempre record negativi.
I colori principali della squadra erano l'azzurro (denominato Columbia blue) e il bianco, accompagnati da dettagli rossi. Il logo degli Oilers era un semplice derrick. In casa hanno sempre indossato maglie azzurre e in trasferta bianche. Il casco fu azzurro con un derrick bianco dal 1960 al 1965, argento con un derrick azzurro dal 1966 al 1971, azzurro con un derrick bianco e rosso dal 1972 al 1974, prima di passare al casco bianco con derrick azzurro che li accompagnò dal 1995 alla fine della loro permanenza a Houston.
Il proprietario Bud Adams trasferì gli Oilers a Nashville, Tennessee, dove furono conosciuti come Tennessee Oilers nelle stagioni 1997 e 1998. Nel 1999, Adams cambiò il nome in Tennessee Titans e i colori in blu, azzurro e bianco. I nuovi Titans mantennero la storia e i record di franchigia degli Oilers, mentre il nome e i colori furono ufficialmente ritirati dal commissioner della NFL Paul Tagliabue.