Storia di Siracusa in epoca greca (465 a.C. - 405 a.C.)
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La seconda repubblica siracusana nacque dopo l'esilio dell'ultimo tiranno dei Dinomenidi, nel 465 a.C., e durò fino al 405 a.C., anno in cui Dionisio I di Siracusa, con un colpo di Stato, s'impadronì del governo, ponendo così fine al secondo periodo repubblicano.
«Non oggi per la prima volta, ma da sempre li conosco, costoro che con simili discorsi o altri ancora più dannosi e con i fatti vogliono spaventare voi, il popolo, per aver loro il comando della città. E certo temo che dopo molti tentativi possano riuscirci.»
(Dal discorso del democratico Atenagora di Siracusa[1])
Molto importanti furono le vicende che si ebbero durante questi anni; la rivolta dei Siculi capeggiata da Ducezio, che rappresenta senza dubbio un elemento fondamentale per comprendere la storia autoctona dell'isola. Inoltre vi fu la decisiva spedizione ateniese in terra siciliana, che segnò le sorti della guerra del Peloponneso e infine il ritorno dell'insidia cartaginese, decisa a conquistare terre in Sicilia.