Strangolamento
morte procurata da pressione nel collo / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Lo strangolamento (dal latino strangulare: tirare a sé con forza[1]) è una forte pressione esercitata sul collo di un soggetto attraverso un mezzo strumentale (lacci, corde, garrote o altro) che ne causa la morte per asfissia.[2]
Disambiguazione – Se stai cercando la tecnica usata nelle arti marziali, vedi Strangolamento (arti marziali).
Questa voce sugli argomenti medicina e arti marziali è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Nel caso invece la pressione sul collo sia esercitata direttamente dalle mani dell'aggressore, si parla di strozzamento.[3]
Sebbene questa sia la corretta definizione tecnica e medico-legale, nel linguaggio comune la distinzione tra "strozzare" e "strangolare" viene spesso a perdersi.[4][5]
Lo strangolamento può avvenire per cause dolose, ma anche per incidente, in genere in ambito domestico o sul lavoro.[2]
Tre meccanismi concorrono:[2]
- Quello asfittico o soffocamento: nel quale la chiusura delle vie aeree risulta non completa e che comporta tempi più lunghi per realizzarsi.
- Quello circolatorio: nel quale la forza è tale da occludere i vasi del collo, le carotidi comuni e le vene giugulari, impedendo o ostruendo il flusso sanguigno cerebrale.
- Quello nervoso: nel quale la forza stimola il nervo vago che provoca per riflesso bradicardia e arresto cardiaco.