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modello scultoreo antropomorfo a tredici elementi sovrapposti Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Telamone dell'Olympeion è un telamone in calcarenite databile tra il 480 e il 470 a.C., conservato presso il museo archeologico regionale di Agrigento[1]
Telamone dell'Olympeion | |
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Autore | sconosciuto |
Data | 480-470 a.C. |
Materiale | calcarenite |
Altezza | 765 cm |
Ubicazione | museo archeologico regionale, Agrigento |
Si tratta di una delle colossali statue che facevano parte dell'enorme tempio di Zeus ad Akragas e della cui funzione non si è a tutt'oggi certi. Si ritiene che i telamoni fossero 38, colossali mezze colonne antropomorfe. Il Telamone dell'Olympeion fu ricomposto nel 1825 da Raffaello Politi su disegno di Charles R. Cockerell[2], ed è addossato alla parete di fondo della sala "Cavallari" del museo. È conservato insieme a tre teste di altri Telamoni, ritrovate durante gli scavi del 1928 condotti dall'archeologo Pirro Marconi che ritrovò diversi pezzi. Nella sala vi è anche un plastico con l'ipotesi di ricostruzione del tempio. Una riproduzione in tufo del suddetto Telamone è adagiata per terra tra le rovine del tempio[3], realizzata dall'Opificio delle pietre dure di Firenze, e altre tre ricostruzioni parziali all'interno della stessa area sono disposte sempre in orizzontale. A febbraio 2024 è stata eretta dall'Ente Parco Archeologico Valle dei Templi, coll'ausilio di una struttura in acciaio corten, una musealizzazione sviluppata in altezza che propone un'ulteriore ricostruzione del Telamone all'interno del Parco.
La statua, in blocchi di calcarenite, è alta 7,65 metri ed è la più grande dell'antichità in Sicilia e tra le più grandi dell'intera arte greca.
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