Teoria analogista
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Nella storia della letteratura latina, la teoria analogista propugnò la necessità di conservare la massima aderenza alle regole grammaticali tradizionali e il rifiuto che esse si adeguino ai cambiamenti intervenuti nella lingua parlata.
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La teoria analogista fu sostenuta in particolare da Gaio Giulio Cesare nel De analogia, del quale si conservano soltanto pochi frammenti, e da Lucio Accio nel Didascalica, opera parimenti perduta. Alla teoria analogista si richiamavano gli atticisti.