Tre dipartimenti e sei ministeri
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Il sistema burocratico dei c.d. "Tre Dipartimenti e Sei Ministeri" (zh. 三省 六部S, Sān Shěng Liù BùP) fu la principale struttura di governo centrale nella Cina imperiale dalla dinastia Sui (581–618) alla dinastia Yuan (1271–1368). Fu anche usato dai regni di Balhae (698–926) e Goryeo (918–1392) in Manciuria e Corea e molto probabilmente dalla dinastia Lý (1009–1225) e dalla dinastia Trần (1225–1400) in Vietnam.
Il sistema dei "Tre dipartimenti e sei ministeri" sostituì il precedente sistema dei "Tre signori e nove ministri" creato dai Qin alla fine del III secolo a.C..
I "tre dipartimenti" erano gli uffici di alto livello dell'amministrazione:
- il Segretariato, responsabile della redazione della politica;
- la Cancelleria, responsabile della revisione della politica;
- il Dipartimento degli Affari di Stato, responsabile dell'attuazione della politica.
I primi due si unirono in un unico organo, la Segreteria-Cancelleria, durante la tarda dinastia Tang, la dinastia Song e Goryeo.
I "sei ministeri" (o "sei consigli") erano organi amministrativi diretti dello stato:
- il ministero del personale;
- il ministero dei riti;
- il ministero della guerra;
- il ministero della giustizia;
- il ministero delle opere;
- il ministero delle entrate.
I ministeri rispondevano al Dipartimento degli Affari di Stato fino alla dinastia Yuan.
I tre dipartimenti furono aboliti dalla dinastia Ming con la creazione del c.d. "Gran Segretariato"[1], mentre i sei ministeri, direttamente controllati dall'imperatore[2], vennero mantenuti dai Ming come dai Qing. La stessa cosa avvenne sia in Vietnam sia in Corea.