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università privata telematica di Roma, Lazio (2006) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Università degli Studi "Niccolò Cusano", Telematica - Roma (UNICUSANO), sino al 2011 denominata Università Telematica delle Scienze Umane Niccolò Cusano, è un'università telematica privata italiana istituita nel 2006, con sede a Roma.
Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma | |
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Il campus dell'Unicusano | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Città | Roma |
Dati generali | |
Nome latino | Universitas Studiorum Nicolaus Cusanus |
Soprannome | Unicusano |
Motto | Mens Ingenii Verbum |
Fondazione | 10 maggio 2006 |
Tipo | privata, telematica |
Dipartimenti | Economia; Giurisprudenza; Scienze della formazione; Scienze politiche; Ingegneria; Psicologia |
Rettore | Fabio Fortuna |
Studenti | 26 140 (2021)[1] |
Dipendenti | 906 (2021)[1] |
Mappa di localizzazione | |
Sito web | |
Fu istituita, con la denominazione di Università Telematica delle Scienze Umane (UNISU), con decreto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 10 maggio 2006.[2]
La fondazione è stata sostenuta dal Consorzio delle Scienze Umane, composto da cinque soggetti (Ping Pong formazione Srl, Castello & Castello formazione Srl, Open University Soc.coop., Progetto Sapere Soc.coop., C & G Srl) e presieduto da Romano Scipioni, membro del consiglio di amministrazione.[3]
Nel luglio 2011, in occasione dell'emanazione di un nuovo statuto, l'UNISU ha modificato la propria denominazione in UNICUSANO, Università degli Studi Niccolò Cusano, Telematica – Roma.[4] Dal 2012 la sede dell'ateneo, con le strutture amministrative e didattiche, si è trasferita dal quartiere Appio-Latino al suburbio Trionfale, alla periferia nord-occidentale di Roma.[5][6]
L'ateneo si articola in un quattro dipartimenti[7]:
L'università conta novantaquattro poli didattici remoti (sedi decentrate) sul territorio italiano e alcuni all'estero.[8]
Al momento dell'istituzione, furono sollevate critiche per il fatto che il suo fondatore, Stefano Bandecchi, lo era già di un istituto di preparazione agli esami universitari, Universitalia, controllato da Edizioni Winner S.r.l., posseduta da Bandecchi al 50%: secondo alcuni ciò avrebbe potuto creare delle interferenze sull'ateneo da parte dell'istituto.[9] Bandecchi ha però sostenuto la netta distinzione dei due soggetti e la non interferenza reciproca.[10]
Nell'ambito delle valutazioni previste dal decreto istitutivo dell'Unicusano, nel 2009 il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (CNVSU), ha segnalato «l'elevato carico didattico dei ricercatori unitamente alla limitatezza delle infrastrutture e degli spazi disponibili per le attività di ricerca, rischiava di penalizzarne ulteriormente la crescita professionale» (valutazione CNVSU del novembre 2009). Il dato è stato confermato a ottobre 2012 dall'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), secondo cui «l'organico di ricercatori, al momento, sembra essenzialmente utilizzato per finalità didattiche e di tutoraggio».[11] Nella sua relazione, l'ANVUR ha comunque elencato le attività di ricerca educativa e valutativa, nonché sociale, svolte presso l'ateneo, dando un giudizio complessivo sostanzialmente positivo, «anche in presenza di rilievi che ci auguriamo siano in via di superamento».
Nel 2013 un docente dell'Unicusano, coperto dall'anonimato, ha dichiarato a La Repubblica[12] che negli esami "fuori sede" le commissioni sono costituite da docenti impegnati in «materie che non sono di loro competenza» e che spesso gli esami scritti risulterebbero «copiati parola per parola» da fonti esterne. L'accusa fu in seguito rigettata dai vertici dell'Università[13].
Le condizioni di lavoro dei docenti delle università telematiche, che sarebbero «relegati a fare da tutor agli studenti», furono analizzate in un articolo di una ricercatrice dell'università, oggetto poi di provvedimento disciplinare da parte del consiglio di amministrazione dell'Unicusano secondo il quale quell'articolo era "lesivo dell'immagine dell'Ateneo".[14][15] Nel 2014 il TAR del Lazio ha annullato il provvedimento disciplinare.[16]
A gennaio 2023, con l'accusa di evasione fiscale, l'ente subiva un sequestro preventivo di 20 milioni di euro e venivano indagati: Stefano Bandecchi, l'AD Fabio Stefanelli, Giovanni Puoti e il presidente del Cda Stefano Ranucci.[17][18]
L'Università degli Studi Niccolò Cusano possiede la casa editrice Edizioni Edicusano specializzata nella pubblicazione di collane universitarie a servizio delle attività interne ed è proprietaria di "Cusano Media Group" che include le emittenti televisive Cusano Italia TV e Cusano News 7, nonché l'emittente radiofonica Radio Cusano Campus e l'emittente Radio Laziale oltre ad un quotidiano di informazione online TAG24.
In ambito sportivo, possiede la squadra di paintball denominata "Gladiatori Unicusano". Sponsorizza inoltre l'Aurelia Nuoto (dal 2010) e la Pallacanestro Virtus Roma (dal 2016). L'ateneo è stato attivo anche nell'ambito del calcio in veste di proprietario, dal 2014[21] al 2017[22] della Società Sportiva Racing Club Fondi e, dal 2017[22] al 2023[23] della Ternana Calcio.
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