Yasa
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Lo Yasa (mo:ᠶᠡᠬᠡ ᠽᠠᠰᠠᠭ, Их засаг, Ikh Zasag), anche Yassa, Yasaq, Jazag o Zasag, era il codice di diritto civile e penale, volendo utilizzare una terminologia giuridica moderna, dei Mongoli. Tramandato oralmente, lo Yasa fu la legge de facto dell'Impero mongolo, seppur legge "segreta" e mai pubblicata. Sembra ebbe origine nei decreti del tempo di guerra, successivamente codificati e ampliati per includere convenzioni culturali e di stile di vita. Mantenendo segreto lo Yasa, i decreti potevano essere modificati e utilizzati in modo selettivo. Si ritiene che il primo Yasa sia stato promulgato da Gengis Khan e dal suo fratellastro Shikhikhutag, nominato Alto giudice dell'Impero,[1] mentre il secondo figlio di Gengis, Chagatai, fu incaricato di vigilare sull'esecuzione delle leggi.[2] Non ne sono pervenute copie originali e la ricostruzione del suo contenuto è oggi frutto di congetture e d'acceso dibattito storico-scientifico.
Lo Yasa non è da confondere con il Törü, ai posteri ancor meno noto, che costituiva un codice orale di diritto religioso rivelato ai Mongoli dalla loro divinità suprema, Tengri, parimenti oggetto di aspro dibattito accademico.[3]