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Accordo di Sandomierz
accordo tra le confessioni protestanti polacche Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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L'Accordo di Sandomierz (in latino Consensus Sandomiriensis) è stato un accordo sottoscritto nel 1570 a Sandomierz tra le confessioni protestanti polacche (luterani, calvinisti e Fratelli Boemi), in base a cui i tre gruppi si impegnavano a non combattersi e ad agire unitariamente sul piano politico.[1]
Storia
Riepilogo
Prospettiva
Il 14 aprile 1570 i rappresentanti delle tre confessioni protestanti polacche (luterani, calvinisti e Fratelli Boemi) si ritrovarono a Sandomierz, dove firmarono il documento noto come "Accordo di Sandomierz".[2] A causa dell'Unione di Lublino, siglata l'anno precedente tra il Regno di Polonia e il Granducato di Lituania, furono coinvolti anche rappresentanti della nobiltà lituano-bielorussa;[3] furono esclusi invece i Fratelli Polacchi, per il loro antitrinitarismo.[3]
I firmatari non riuscirono ad accordarsi su una confessione comune e mantennero quindi una piena autonomia, ma si impegnarono a evitare contestazioni e lotte tra di loro, e a prendere azioni comuni in difesa della libertà religiosa.[2]
L'Accordo di Sandomierz fu una prova concreta del fatto che le diverse fazioni della Riforma protestante potessero riconciliarsi.[2]
Fautore dell'accordo fu il teologo riformatore Jan Łaski, che si adoperò per l'unificazione delle Chiese polacche protestanti e riuscì, prima di morire nel 1568, a gettare le basi per questo atto.
L'accordo è stato la base della firma, tre anni più tardi, degli accordi della Confederazione di Varsavia (28 gennaio 1573), che assicurò la pace religiosa in Polonia e la piena libertà di culto ai protestanti.[2]
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Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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