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Adolfo Rebez
militare ed aviatore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Adolfo Rebez (Trieste, 20 marzo 1917 – Amorgos, 4 luglio 1941) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
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Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Nacque a Trieste il 20 marzo 1913.[1] Dopo aver frequentato le scuole elementari nella sua città natale si trasferì con la famiglia a Zara completando qui il ciclo di studi secondari.[2] Nel settembre 1935 si arruolò volontario nella Regia Aeronautica come allievo ufficiale pilota, conseguendo sull'aeroporto di Foligno la qualifica di pilota militare e il grado di sottotenente di complemento in forza al 12º Stormo Bombardamento Terrestre.[2] Nel febbraio 1937 partì per combattere nella guerra di Spagna, assegnato all'Aviazione Legionaria, dove fu decorato di una Medaglia d'argento e due di bronzo al valor militare.[2] Ritornato in Italia nell'ottobre 1938, con il passaggio in servizio permanente effettivo per meriti di guerra, fu promosso tenente e assegnato al 41º Gruppo Bombardamento Terrestre equipaggiato con i Savoia-Marchetti S.79 Sparviero.[2] Dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, fu subito impegnato in combattimento, e il 15 luglio fu decorato con una terza Medaglia di bronzo al valor militare. Promosso capitano nel gennaio 1941, fu nominato comandante della 205ª Squadriglia di stanza aRodi, nell'Egeo.[2] Cadde in combattimento sul cielo di Amorgos (Cicladi), il 4 luglio 1941, e per onorarne il coraggio fu decretata la concessione della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1]
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Onorificenze
«Giovanissimo comandante di squadriglia, quattro volte decorato al valor militare, gia promosso per merito di guerra, volontario nella guerra di Spagna, appena ventenne affrontava con ardore e valore incomparabili i più duri cimenti e i combattimenti più aspri Nell’attuale conflitto confermava le sue alte doti militari e professionali, partecipando a numerosissime e asperrime azioni belliche, bombardando la flotta nemica e la zona petrolifera di Haifa Affrontando e superando eccezionali difficoltà, dovute a condizioni atmosferiche avverse e alla lunghissima navigazione attraverso vasta distesa di mare e zone desertiche, portava sulle isole Bahrein, l’offesa dell’ala italiana. Durante un audace volo sul Mediterraneo, accettando un’impari lotta, colpito a morte, faceva olocausto della sua fiorente giovinezza sull’ara della Patria. Espressione luminosa della fede e del valore guerriero delle nuove nostre generazioni, simbolo delle più alte virtù degli aviatori d’italia. Cielo di Amorgos (Cicladi), 11 giugno 1940 - 4 luglio 1941 .[3]»
— Regio Decreto 8 agosto 1942.[4]
— Regio Decreto 8 agosto 1942.[4]
— Regio Decreto 18 aprile 1941.[5]
«Volontario in missione di guerra per l'affermazione degli ideali fascisti, durante 6 mesi di campagna dava chiare prove del suo valore guerriero, combattendo con slancio e entusiasmo. Nelle numerose azioni della battaglia di Brunete, cui partecipava quale 1° pilota di apparecchio da bombardamento veloce, pur di assolvere la missione, superava la violentissima reazione contraerea trascurando il grave pericolo costituito dalla presenza della caccia avversaria, e confermava le sue alte virtù di combattente ardimentoso, l'elevata elevazione spirituale e la indefettibile fede per la causa abbracciata. Cielo di Spagna, maggio-agosto 1937.»
«Volontario in missione di guerra per l'affermazione degli ideali fascisti, partecipava a numerose azioni di guerra quale capo equipaggio d'apparecchio da bombardamento comportandosi sempre da valoroso. In un incidente di volo, pur riportando gravi ferite, dava meravigliose prove di fermezza d'animo e alto sentire del proprio dovere. Cielo di Spagna, febbraio-maggio 1937.»
«Ufficiale pilota già ripetutamente distintosi, partecipava quale capo equipaggio di apparecchio da bombardamento veloce, a numerosissime altre azioni di guerra, dando ancora prova di indiscutibile valore e di sprezzo del pericolo. Cielo di Spagna, gennaio-settembre 1938»
«Capo pilota di velivolo da bombardamento, eseguiva con eccezionali risultati, azioni offensive al limite dell'autonomia, superando gravi difficoltà, contro importantissimi e ben difesi depositi di carburante nemici. Cielo del Mediterraneo, 15 luglio 1940.»
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Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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