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Altea (mitologia)
personaggio della mitologia greca Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Altea (in greco antico: Ἀλθαία?, Althàiā) è un personaggio della mitologia greca. Fu una regina di Calidone.
Genealogia
Figlia di Testio[1][2] e di Euritemi[2] o Deidameia (figlia di Periere),[3] sposò Oineo,[2][4] dal quale ebbe le figlie Deianira[2][4] e Gorga[2][4] ed i maschi Tosseo[2][4], Tireo[2], Climeno[2][4], Meleagro[2], Agelao[4], Fere[4] e Perifante[4][5].
Mitologia
Sposò Oineo e sette giorni dopo il parto[2] le fu predetto dalle Moire che il figlio Meleagro sarebbe morto quando il ciocco di legno che stava bruciando nel focolare si fosse consumato[6] e così, per salvaguardare la vita del figlio, Altea prese il ciocco dal fuoco e lo depositò in una cassa[2].
Meleagro, divenuto grande organizzò la caccia al cinghiale calidonio ed una volta uccisa la bestia ne regalò la pelle ad Atalanta ma, a causa di questo gesto, entrò in contrasto con i figli di Testio (i suoi zii Tosseo e Plesippo[7], o Ideo, Linceo e Plessippo[8]) e li uccise[2].
Così, alla notizia dell'assassinio dei suoi fratelli, Altea gettò nel fuoco il ceppo che aveva conservato e lo lasciò bruciare e quando si fu esaurito Meleagro morì immediatamente[2][7].
Solo a quel punto Altea si rese conto del gesto compiuto e lacerata dal rimorso si tolse la vita[2][7].
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Opere ispirate
- Il figlio. Testo teatrale di Maura Del Serra ispirato al mito di Altea, in "Oggi e domani", 10, 1992, pp. 79–88 (Premio internazionale "Flaiano" 1992)
Note
Voci correlate
Altri progetti
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