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Amor dammi quel fazzolettino
brano musicale di Rosa Balistreri Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Amor dammi quel fazzolettino è un canto popolare italiano, composto da un autore anonimo prima del XIX secolo[2]. Il testo è stato evidentemente modificato nel tempo in qualche parte, visto che si menziona il ferro a vapore, la cui nascita risale al 1926[3].
«Amor dammi quel fazzolettino (3 v.), / vado al fiume e lo vado a lavar. / Te lo lavo con acqua e sapone (3 v.) / ogni "stricone"[1] è un sospiro d'amor.»
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Significato
La canzone è una rappresentazione dell'amore espresso attraverso gesti semplici e quotidiani. Il testo ruota attorno al gesto di lavare, asciugare e stirare un fazzoletto, metafora della cura e dell'affetto che la protagonista prova per la persona amata. Ogni fase del processo è permeata d'amore, trasformando gesti banali in atti di devozione. La ripetizione di frasi come ogni sbattuta è un sospiro d'amor e ogni piega è un bacino d'amor sottolinea la profondità del sentimento e il significato di questi piccoli gesti. Nelle strofe finali, la canzone si rivolge a coloro che sostengono che l'amore non sia bello, suggerendo che queste persone non lo comprendano veramente: C'è chi dice l'amor non è bello.... certo quello l'amor non sa far.[4]
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Interpreti
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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