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Anagrafe nazionale della popolazione residente

registro anagrafico della Repubblica Italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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L'anagrafe nazionale della popolazione residente (in sigla ANPR) è il registro anagrafico centrale del Ministero dell'interno della Repubblica Italiana, istituito dall'articolo 62 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.[1]

Descrizione

Le anagrafi della popolazione residente (APR) dei singoli Comuni italiani sono confluite progressivamente in ANPR. La scelta di istituire un'unica banca dati centralizzata è motivata da diverse esigenze:

  • evitare duplicazioni di comunicazione con le pubbliche amministrazioni;
  • garantire maggiore certezza e qualità al dato anagrafico, attraverso standard univoci a livello nazionale;
  • automatizzare e soppiantare le comunicazioni scritte tra enti in caso di cambi di residenza, emigrazioni, immigrazioni, censimenti, e così via.

Nell'ANPR è confluita inoltre l'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE).[2][3]

Il subentro in ANPR di tutte le 7 903 anagrafi comunali è stato completato il 18 gennaio 2022, per un totale di 67 379 385 posizioni, compresi i cittadini cancellati dall'attivazione dell'ANPR (61 517 542 residenti APR e 5 861 843 AIRE, residenti all'estero).[4][5]


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Servizi disponibili online per il cittadino

Riepilogo
Prospettiva

Dal 15 novembre 2021 i residenti in Italia e gli italiani all'estero possono ottenere, previo pagamento dell'imposta di bollo, salve le esclusioni previste dalla legge, quindici tipologie di certificati anagrafici direttamente dal portale web dell'ANPR.[6] I certificati che si possono richiedere online e scaricare sono i seguenti:

  • anagrafico di nascita
  • anagrafico di matrimonio
  • di cittadinanza
  • di esistenza in vita
  • di residenza
  • di stato civile
  • di stato di famiglia
  • di stato di famiglia con rapporti di parentela
  • di contratto di convivenza
  • anagrafico di unione civile

I certificati di residenza e di stato di famiglia sono disponibili anche per gli iscritti all'AIRE. Non sono attualmente disponibili estratti e certificati degli atti di stato civile, perché iscritti in registri cartacei, più sicuri e completi.

L'autenticazione al portale richiede l'impiego delle credenziali SPID, della carta d'identità elettronica, o della Carta nazionale dei servizi.[7]

Dal 27 aprile 2022 è possibile inviare la richiesta di cambio di residenza direttamente dall'ANPR.[8] Il servizio consente di inviare telematicamente una dichiarazione al Comune di competenza in tre casi: cambio di residenza nell'ambito dello stesso Comune, cambio di residenza per trasferimento tra due Comuni e rientro in Italia di un cittadino italiano iscritto all'AIRE, l'Anagrafe Italiani Residenti all'Estero. Per tutti gli altri tipi di richiesta connessi alla residenza, è necessario rivolgersi al Comune di competenza. In ciascuno dei tre casi la richiesta può riguardare una Nuova Residenza o la Residenza in Famiglia Esistente. Nel primo caso si chiede il trasferimento di residenza di tutta o parte della famiglia in un’abitazione in cui non risiede nessuno o in cui risiedono persone con cui non si hanno vincoli di parentela o affettivi. Nel secondo caso, invece, si trasferisce la residenza di tutta o parte della famiglia in un’abitazione in cui si trova già un’altra famiglia, con cui si hanno legami di parentela o affettivi.[9]

Dal 4 marzo 2024 sono attivi i servizi di consultazione dei propri dati elettorali e di richiesta e generazione, in formato digitale, dei certificati di iscrizione nelle liste elettorali e di godimento dei diritti politici.[10]

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Diritto degli immigrati

Il testo unico sull'immigrazione dispone che l'iscrizione anagrafica avvenga a parità di condizioni con il cittadino italiano. A marzo del 2020, essa non è subordinata al possesso di altro requisito che quello del possesso della cittadinanza italiana o di un regolare permesso di soggiorno. Tale previsione di legge non è stata modificata nemmeno dal decreto-legge Sicurezza proposto da Matteo Salvini.[11][12]

L'iscrizione anagrafica risulta critica per la scelta di un medico di base, di un domicilio sanitario e per la fruizione dei livelli essenziali di assistenza del servizio sanitario nazionale.

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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