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Toni Cappellari

dirigente sportivo italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Antonio Cappellari, detto Toni (Milano, 1948), è un dirigente sportivo e allenatore di pallacanestro italiano, uno dei dirigenti più vincenti di sempre nella pallacanestro italiana.

Fatti in breve Nazionalità, Pallacanestro ...

È stato sposato con Chiara Guzzonato, cestista che ha giocato anche in nazionale.[1]

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Biografia

Riepilogo
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È stato allenatore di pallacanestro giovanile (CMB Rho e Istituto Leone XIII), poi ha allenato due anni alla Associazione Sportiva Vicenza, in A femminile (1972-1974) e un anno alla squadra delle Forze Armate Vigna di Valle, in serie B; nel frattempo fece anche da vice di Gianfranco Benvenuti alla nazionale italiana femminile.[1]

Nella stagione 1975-1976 viene quindi ingaggiato dalla Pallacanestro Olimpia Milano come vice di Filippo Faina.[1] Dall'anno successivo, quando Cesare Rubini lascia Milano per diventare dirigente della Federazione Italiana Pallacanestro, Cappellari ne prende il posto come direttore sportivo:[1] rimarrà in questo ruolo per 13 anni consecutivi, dal 1976 al 1989, riuscendo a portare a Milano diversi giocatori provenienti dall'NBA (Mike D'Antoni, Joe Barry Carroll, Antoine Carr, Bob McAdoo) e formando una squadra che, in particolare nelle stagioni con Dan Peterson come allenatore, vinse diversi titoli nazionali e internazionali: cinque scudetti (1981-82, 1984-85, 1985-86, 1986-87, 1988-89), due Coppe dei Campioni (1986-87 e 1987-88), una Coppa Intercontinentale (1987), una Coppa delle Coppe (1975-76), una Coppa Korać (1984-85) e due Coppe Italia (1986 e 1987).[1][2]

Successivamente è stato general manager e poi presidente della Pallacanestro Varese (rispettivamente 1992-1993 e 1993-1996), vicepresidente della Fortitudo Pallacanestro Bologna (1996-1998, vincendo la Coppa Italia 1998), per poi tornare a Milano come amministratore delegato (1998-1999 e di nuovo 2000-2002).[1]

Nel 2017 è tornato attivo per pochi mesi, venendo assunto a settembre come general manager dalla Pallacanestro Cantù,[2] ma dimettendosi poi a novembre dello stesso anno.[3] Attualmente è molto vicino alla società femminile di serie A del Pallacanestro Sanga Milano.

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