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Arcotangente
funzione inversa della tangente Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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In trigonometria l'arcotangente è definita come funzione inversa della restrizione della funzione tangente all'intervallo [1]
Il nome può esser fatto derivare dalla locuzione uno degli archi la cui tangente è la misura dell'angolo (infatti i radianti, unità di misurazione della funzione arcotangente, corrispondono al rapporto tra la lunghezza dell'arco di circonferenza individuato da un dato angolo e il raggio della circonferenza stessa). Con maggior precisione, si potrebbe affermare che l'arcotangente di è l'angolo di valore assoluto minore la cui tangente è . È necessario considerare la restrizione della funzione tangente all'intervallo precedentemente indicato in modo da preservare l'invertibilità della funzione.
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Notazione
La notazione matematica dell'arcotangente è o ; è comune anche la scrittura . In diversi linguaggi di programmazione e sulle tastiere di alcune calcolatrici si utilizzano le forme ATAN
e ATN
.
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Proprietà
Riepilogo
Prospettiva

- L'arcotangente è una funzione definita sull'insieme dei numeri reali:[2]
- La sua immagine è l'intervallo:
- Ne esistono finiti i limiti agli estremi del dominio:
- La funzione arcotangente è monotona strettamente crescente:
- È una funzione dispari (quindi il suo grafico è antisimmetrico):
ed è di classe cioè è continua e ne esiste continua la derivata di ogni ordine:[3]
La relativa serie di MacLaurin (ovvero serie di Taylor centrata nello zero) è:[4]
è una serie di Leibniz (quindi convergente) soltanto se
È possibile combinare la somma o differenza di due arcotangenti in un'espressione dove l'arcotangente non figura più di una volta:
nelle quali
Si ha inoltre che, per :
Esistono vari modi per provare questa uguaglianza. Ad esempio, basta considerare un triangolo rettangolo avente i cateti di lunghezza e . L'angolo opposto al cateto di lunghezza avrà ampiezza pari a , mentre l'angolo opposto al cateto di lunghezza avrà ampiezza pari a . Per il teorema della somma degli angoli interni di un triangolo, vale quindi la relazione:
e quindi si giunge a:
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Applicazioni
- In un triangolo rettangolo l'ampiezza in radianti di un angolo acuto equivale all'arcotangente del rapporto fra il suo cateto opposto e il cateto adiacente[5].
- Grazie alle proprietà della funzione arcotangente, è possibile derivare formule e algoritmi molto efficienti per il calcolo delle cifre di pi greco. Queste formule sono conosciute come formule di tipo Machin.
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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