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Avanti ragazzi di Buda

canzone italiana sulla rivoluzione ungherese, scritta da Pier Francesco Pingitore nel 1966 e musicata da Dimitri Gribanovski Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Avanti ragazzi di Buda
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Avanti ragazzi di Buda è una canzone antisovietica[1][2][3] italiana, scritta da Pier Francesco Pingitore nel 1966 e musicata da Dimitri Gribanovski. La canzone, che fa riferimento allo scatenarsi della rivoluzione ungherese del 1956 e alla sua conseguente repressione da parte dell'Unione Sovietica, si è diffusa ed è ancora oggi molto conosciuta negli ambienti della destra italiana[3].

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Bandiera ungherese a cui è stato rimosso l’emblema comunista.
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Storia

Riepilogo
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Avanti ragazzi di Buda venne scritta nell'ottobre 1966 da Pier Francesco Pingitore, in occasione del decimo anniversario della rivoluzione ungherese del 1956 e in risposta, a suo dire, al silenzio istituzionale sull'avvenimento[4][5]. La canzone, musicata da Dimitri Gribanovski ed inizialmente interpretata da Pino Caruso, godette fin da subito di un grande successo all'interno del neonato Bagaglino, per poi diffondersi soprattutto negli ambienti universitari romani[4][6].

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Carro armato sovietico a Budapest, durante la repressione del 1956.

La sua prima incisione risale al 1984 ad opera del Fronte della Gioventù di Trieste[6].

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Successo e diffusione

Riepilogo
Prospettiva
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Monumento a Stalin distrutto dai manifestanti.

Avanti ragazzi di Buda è conosciuta anche in Ungheria con il nome Előre budai srácok[7] e ne è stata prodotta una versione parzialmente in lingua magiara[8]. Nel settembre 2019 il premier ungherese Viktor Orbán, ospite della manifestazione di Fratelli d'Italia Atreju, ha definito la canzone "la più bella mai composta sulla rivoluzione del 1956"[9].

La canzone è inoltre spesso intonata come coro da stadio dalla componente di ultras connotati a destra delle curve di Lazio,[7][10] Ascoli, Inter, Hellas Verona, Triestina,[senza fonte] mentre quelli della Fiorentina l'hanno reinterpretata con il seguente testo:[11]

«Quando scendono in campo i ragazzi, Il cuore mi batte perché, Hanno undici maglie viola, Il colore più bello che c'è. Comincia una nuova battaglia, Ragazzi nessuna pietà, Alziamo le mani al cielo, La curva comincia a cantà.»

Anche i tifosi del Verona l’hanno reinterpretata:

”avanti ragazzi dell’hellas, avanti ragazzi schedati, in tutti gli stadi segnalati, per sempre a tifare giallo blu.”

Il 23 ottobre 2020, anniversario della rivoluzione, Pingitore è stato premiato con la Gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica ungherese per aver scritto il brano.[12]

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Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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