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Baicoli
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I baìcoli sono biscotti tipici di Venezia, venduti in tradizionali scatole gialle di latta. Consistono in sottili fette tagliate da un piccolo panetto allungato, lasciate accostate nella posizione originale.
(veneto)
«No gh'è a sto mondo no più bel biscoto più fin, più dolce, più lisiero e san per mogiar nella cicara e nel goto del Baicolo nostro venezian»
(italiano)
«Non c'è a questo mondo un più bel biscotto più sottile, più dolce, più leggero e sano da intingere nella tazzina e nel bicchiere del Baicolo nostro veneziano»
«Non c'è a questo mondo un più bel biscotto più sottile, più dolce, più leggero e sano da intingere nella tazzina e nel bicchiere del Baicolo nostro veneziano»
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Storia
Secondo alcune fonti il nome deriverebbe da quello locale del cefalo di taglia minuta. Nel Dizionario del dialetto veneziano pubblicato nel 1829, Giuseppe Boerio descrisse il baicolo come segue: “Pasta reale condita di zucchero, spugnosa, biscottata, che s'inzuppa nel caffè o simili bevande. Dicesi baicolo per similitudine, benché grossolana, alla figura dei piccolissimi cefali, chiamati appunto Baicoli”[1]. Sono stati riconosciuti come P.A.T..[2]
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Caratteristiche
Tali biscotti hanno la caratteristica di conservare a lungo la fragranza quando sono conservati opportunamente in scatole di latta, pertanto potevano essere portati in mare e consumati durante i lunghi viaggi delle navi veneziane.
Tradizionalmente, essendo molto secchi, erano serviti con caffè e zabaione nei quali potevano essere intinti.
La preparazione, che è lunga e laboriosa, prevede due momenti di lievitazione e una doppia cottura in forno[3].
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Note
Bibliografia
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Collegamenti esterni
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