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Barbarismo

errore linguistico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Barbarismo o "barbarie linguistica" fa riferimento a una parola non standard, espressione o pronuncia in una lingua,[1] in particolare considerato come un errore nella morfologia (la forma non esiste), mentre un solecismo fa riferimento a un errore di sintassi (la forma esiste),[2] (se non è il caso specifico, si potrà parlare di cacografia, o di ipercorrezione).

Il termine è usato principalmente per la lingua scritta. Questa parola è impiegata soprattutto per gli errori di traduzione dalle lingue antiche (latino, greco, ebraico, arabo classico). Con nessun significato tecnico accettato nella linguistica moderna, il termine è poco utilizzato dagli studiosi descrittivi.

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Origine

La parola barbarismo - barbarie è stato originariamente utilizzata dai Greci per i termini stranieri utilizzati nella loro lingua. "Barbarismo" fa riferimento alla parola "barbaro"; l'ideofono "bar-bar-bar" era nel greco antico equivalente al moderno italiano "bla-bla-bla", destinato a sembrare un gibberish[3], un borbottio incomprensibile — da qui la connotazione negativa di barbaro e barbarie).[4] Come tali, gli anglicismi in altre lingue, o i francesismi (ad esempio l'utilizzo del verbo assistere per dire essere presente a, cf. il francese assister), i germanismi, gli ispanismi e così via, in italiano possono anche costituire esempi di "barbarismi".

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Etimologia

Dal latino barbarismus espressione viziosa - alterata »), proveniente dalla parola in greco antico barbaros (straniero), per estensione « parola di origine straniera », perché gli stranieri tendevano ad importare nel latino e greco le regole di morfologia, spesso di ortografia e/o di pronuncia, ma anche di flessione, o di derivazione, dalle loro lingue proprie.

Forme di barbarismo

Ci sono diverse forme di barbarismo.

In linguistica (particolarmente in grammatica e in retorica), un barbarismo è una parola che non esiste in relazione a una data lingua e a un tempo specifico, al periodo preso in considerazione. Un barbarismo è anche una parola composta da radici diverse di origine straniera, per esempio "monopersonale" (greca + latina)[5].

Errore involontario, lessicale o morfologico

Il barbarismo è un errore lessicale (esempio: ateismo ha per aggettivo derivato ateo e non *ateista; bravo da bravura e non *bravitudine) o morfologica (in latino, nix, niv-is « neve » ha per genitivo plurale niv-ium e non *niv-um, in francese mourir ha per futuro mourrai e non *mourirai), (anche se in italiano in questo caso c'è la possibilità di usare entrambe le parole), mentre nel solecismo è un errore grammaticale (sintattico). Esso è anche un errore involontario, in contrasto con il neologismo, che è volontario. Può essere dovuto a una analogia con altre parole o forme simili (in francese « nous disons » quindi « vous *disez » "noi diciamo" quindi "voi **dicete"; oppure dall'italiano ebbi, ebbe, un *ebbimo al posto di avemmo[6].) e quindi rientra nell'ipercorrezione (barbarismi infantili o soprattutto dovuti a coloro che parlano lingue straniere non native).

Una forma erronea sulla base di un'analogia con una lingua straniera è un barbarismo (basata su una non corretta trasposizione), se non è un puro e semplice Prestito linguistico.

Da non confondere il "barbarismo" con l'improprietà (uso di una parola per un'altra).

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Barbarismi nella lingua russa

Nel XVIII e XIX secolo, la lingua russa delle classi nobili fu gravemente "imbarbarita" di lingua francese.[7][8] Durante questo periodo, parlare in francese era diventato non solo di moda ma anche era diventato un segno di distinzione di una persona adeguatamente preparata e colta. Si può vedere un esempio importante di questo in Guerra e Pace di Lev Tolstoj. Mentre la crema dell'alta società poteva permettersi un francese di madrelingua come gouvernante (insegnante), la nobiltà della campagna aveva problemi a reperire insegnanti di francese. Eppure, il desiderio di mostrare la loro educazione ha prodotto ciò che Aleksandr Griboedov nel suo Che disgrazia l'ingegno! definiva "la Babele delle lingue: francese con nižegorodese" (смешенье языков: французского с нижегородским). Il "francese-nižegorodese" è stato spesso utilizzato per l'effetto comico in letteratura e teatro.

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Note

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