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Battaglia di Morgarten

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Battaglia di Morgarten
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La battaglia di Morgarten fu combattuta alle falde del Morgarten il 15 novembre 1315 allorché un piccolo raggruppamento di fanti svizzeri inflisse una clamorosa sconfitta agli austriaci del duca Leopoldo I d'Asburgo, numericamente preponderanti. Morgarten fu una delle vittorie che segnarono la via all'indipendenza della Svizzera.

Fatti in breve Battaglia di Morgarten parte dell'indipendenza della Svizzera, Data ...

Secondo la tradizione, l'eroe elvetico Guglielmo Tell avrebbe partecipato alla battaglia a fianco dei Confederati.

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Storia

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Antefatti

Gli abitanti del Canton Svitto nei mesi precedenti avevano saccheggiato l'abbazia territoriale di Einsiedeln e il duca Leopoldo I, per chiudere la questione, decise di punire i confederati.

Svolgimento

Gli svizzeri, 1300 uomini circa, dei cantoni di Uri e Svitto, comandati da Lothold, presero posizione dietro il villaggio di Schornen, mentre un gruppo di 50 uomini circa si appostò sull'altura di Mattligürsch.

Gli austriaci, forti del loro numero e della loro cavalleria pesante, avanzarono nella stretta tra il Mattligürsch e il lago di Ägeri, quando dal monte vennero colpiti da una pioggia di massi e tronchi, che gli svizzeri avevano appositamente preparato. Appena Lothold vide la cavalleria nemica scompigliata, inviò parte dei suoi uomini verso il monte e con il grosso delle sue forze attaccò.

La cavalleria austriaca non poté manovrare per la strettezza della valle e per le pesanti armature. Le lunghe alabarde degli svizzeri, che attaccarono in colonne compatte e sostenute insieme alle truppe scese dal Mattligürsch, misero in fuga la cavalleria austriaca, che travolse la propria fanteria. Le compatte colonne svizzere continuarono l'attacco, piegando ogni resistenza. Alle 9 del mattino, a meno di 2 ore dall'inizio dello scontro, la battaglia era già vinta.

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Perdite

1500 austriaci rimasero sul terreno, mentre gli svizzeri subirono perdite minime, solo 14 uomini. Il duca Leopoldo si salvò a stento.

Conseguenze

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Storia della Svizzera

Lo stesso argomento in dettaglio: Patto di Brunnen.

Entro un mese dalla battaglia, nel dicembre del 1315, i Confederati rinnovarono il giuramento di alleanza stipulato nel 1291, dando inizio a un periodo di crescita all'interno della Confederazione. Nel marzo del 1316 l'imperatore Ludovico IV confermò i diritti e i privilegi dei Waldstätte. Tuttavia, Leopoldo preparò un altro attacco contro la Confederazione. In risposta, Svitto attaccò alcune terre asburgiche e Untervaldo marciò nell'Oberland Bernese. Nessuna delle due parti riuscì a prevalere sull'altra e nel 1318 i Waldstätte isolati negoziarono una tregua di dieci mesi con gli Asburgo, che fu prorogata più volte. Entro il 1323 i Waldstätte avevano stretto alleanze con Berna, e Svitto aveva firmato un'alleanza con il Glarona per proteggersi dagli Asburgo. Nel giro di 40 anni, anche città come Lucerna, Zugo e Zurigo si unirono alla Confederazione. La vittoria confederata garantì loro una virtuale autonomia e, per un certo periodo, una pace con gli Asburgo che durò fino alla Battaglia di Sempach del 1386.[1]

Storia militare

La battaglia fu significativa perché vide l'affermazione della fanteria armata di picche e alabarde su unità di cavalleria pesante, una situazione precedentemente sperimentata anche nella Battaglia degli speroni d'oro dell'11 luglio 1302.

L'arma effettivamente usata dai fantaccini confederati, stando alla cronaca di Mattia di Neuenburg degli anni 1350, era la jesa, oggi interpretata come forma primitiva dell'alabarda elvetica. Un secolo dopo circa, Conrad Justinger, nella Cronaca Bernese (1430) parla ormai espressamente di alabarde: «gli Svizzeri tenevano in mano armi micidiali, note in vernacolo come helnbarten, con le quali anche gli avversari meglio armati venivano fatti a pezzi come con una lama di rasoio: questa non era una 'battaglia', ma, per le ragioni sopra menzionate, per così dire una mera carneficina degli uomini del duca Leopoldo da parte di quegli abitanti delle montagne, come una mandria condotta al macello».[2]

Nella valutazione dello storico militare John Guilmartin:

«[Una] scoperta importante e duratura fu fatta dagli svizzeri [in questa battaglia]. Scoprirono che un uomo senza armatura con un'alabarda di sette piedi (200 cm) poteva annientare un uomo d'arme corazzato. Dimostrando una sorprendente adattabilità, sostituirono alcune delle loro alabarde con la picca, una lancia lunga 18 piedi (5,5 metri) con una piccola punta perforante. Non più superati dalla lancia del cavaliere, e dimostrando una coesione di gran lunga maggiore di qualsiasi esercito cavalleresco, gli svizzeri dimostrarono presto di poter sconfiggere uomini d'arme corazzati, a cavallo o a piedi, anche in numero pari. Con la creazione della formazione tattica a quadrato di picca, gli svizzeri fornirono il modello per il moderno reggimento di fanteria»

In qualche misura, Morgantern concorse a marcare l'inizio del declino della cavalleria pesante come elemento tattico decisivo, a vantaggio dei picchieri, che avrebbero dominato i campi di battaglia fino all'introduzione dei moschetti.

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Commemorazione della battaglia

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Il monumento alla battaglia.

In quanto primo successo militare della Confederazione, Morgarten divenne un importante punto fermo del patriottismo svizzero all'inizio dell'Età moderna. Le testimonianze di commemorazioni ufficiali della battaglia risalgono già al volgere del XIV secolo: Johanes von Winterthur, negli anni 1340, registrò la decisione di Svitto di tenere una commemorazione annuale. L'esistenza di una cappella sul luogo della battaglia è documentata dal 1501 e nel 1530 l'umanista svizzero Joachim Vadiano ipotizzò che la prima struttura potesse esser stata edificata l'indomani della battaglia, con il ricavato del bottino. La cappella attuale fu edificata nel 1604.

Nel 1822, la celebre poetessa britannica Felicia Hemans[3] pubblicò una Song of The Battle of Morgarten.

Nel 1891, in occasione del 600° anniversario della Confederazione, si progettò d'erigere un nuovo monumento commemorativo: ci furono alcune controversie sulla collocazione appropriata (anche perché la "battaglia" fu un attacco a una colonna in marcia che s'estendeva per circa 2 km), con i cantoni di Svitto e Zugo che rivendicavano il sito della battaglia. Un monumento fu infine inaugurato nel 1908 sulla riva meridionale del lago di Ägeri, nel villaggio di Hauptsee del Canton Zugo che fu allora ribattezzato Morgarten, oggi parte del comune di Oberägeri. Le autorità di Svitto si rifiutarono di riconoscere un sito della battaglia al di fuori del loro territorio e non inviarono alcuna rappresentanza ufficiale alla cerimonia di inaugurazione del monumento.[4]

Il 15 novembre di ogni anno sul luogo si svolge un tiro storico commemorativo della battaglia. Il concorso si svolge sulle distanze di 300 m per il tiro con il fucile d'ordinanza militare e a 50 m per il tiro con la pistola d'ordinanza militare (dal 2015, 60 metri). Nel 1915 fu organizzata una grande celebrazione per il 600° anniversario della battaglia, che si tenne in due luoghi diversi: la cappella e il monumento. Nel contesto del 650° anniversario del 1965, s'intrapresero iniziative per preservare il sito della battaglia. Furono raccolti fondi per il Canton Svitto che avrebbe acquistato terreni privati nella zona.

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Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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