| Stagione |
Vincitore |
Squadra |
Motivazione |
| 1967-68 |
Claude Provost |
Montreal Canadiens |
"Incarnato la definizione di perseveranza e dedizione nell'hockey" nei 15 anni di carriera.[2] |
| 1968-69 |
Ted Hampson |
Oakland Seals |
Per il suo miglior rendimento statistico fra le nuove franchigie nate nel 1967.[3] |
| 1969-70 |
Pit Martin |
Chicago Black Hawks |
Dopo alcuni attriti di Martin con la squadra alla fine della stagione 1968-69, Chicago ottenne il primo posto in stagione regolare e Martin mise a segno 63 punti.[4] |
| 1970-71 |
Jean Ratelle |
New York Rangers |
Per i suoi 20 anni di carriera, fu premiato per la "lunga dedizione ad un hockey duro ma corretto".[5] |
| 1971-72 |
Bobby Clarke |
Philadelphia Flyers |
Sconfisse il diabete per poter giocare in NHL.[6] |
| 1972-73 |
Lowell MacDonald |
Pittsburgh Penguins |
Superò un duro infortunio al ginocchio e raccolse 34 gol e 41 assist nel corso della stagione 1972-73.[7] |
| 1973-74 |
Henri Richard |
Montreal Canadiens |
Premiato per la conquista in carriera di 11 Stanley Cup.[8] |
| 1974-75 |
Don Luce |
Buffalo Sabres |
Premiato per essere riuscito a migliorare rispetto alla stagione precedente il proprio rendimento di 38 punti.[9] |
| 1975-76 |
Rod Gilbert |
New York Rangers |
Superò un duro infortunio alla schiena agli inizi della propria carriera.[10] |
| 1976-77 |
Ed Westfall |
New York Islanders |
Premiato per le sue doti di leader della squadra.[11] |
| 1977-78 |
Butch Goring |
Los Angeles Kings |
Autore di un'ottima carriera in NHL nonostante l'aspetto fisico minuto.[12] |
| 1978-79 |
Serge Savard |
Montreal Canadiens |
Premiato per la sua "dedizione all'hockey", dopo aver vinto l'ottava Stanley Cup in undici stagioni.[13] |
| 1979-80 |
Al MacAdam |
Minnesota North Stars |
Premiato dopo aver raggiunto il massimo rendimento in una stagione con 42 gol e 51 assist, 93 punti totali.[14] |
| 1980-81 |
Blake Dunlop |
St. Louis Blues |
Nonostante fosse stato una stella a livello giovanile, selezionato nella stagione 1973-74, sbocciò solo nel corso della stagione 1980-81. Premiato per la sua perseveranza.[15] |
| 1981-82 |
Chico Resch |
Colorado Rockies |
Premiato per la sua perseveranza e la fiducia date alla squadra nonostante la giovane età ed il ruolo di portiere.[16] |
| 1982-83 |
Lanny McDonald |
Calgary Flames |
Premiato per la sua dedizione; mise a segno 66 reti e fornì 32 assist per 98 punti totali.[17] |
| 1983-84 |
Brad Park |
Detroit Red Wings |
Premiato per la sua "dedizione all'hockey".[18] |
| 1984-85 |
Anders Hedberg |
New York Rangers |
Premiato non solo per la carriera, ma anche per gli ottimi risultati raggiunti nella sua ultima stagione agonistica.[19] |
| 1985-86 |
Charlie Simmer |
Boston Bruins |
Superò un danno ai legamenti del ginocchio e mise a segno 60 punti.[20] |
| 1986-87 |
Doug Jarvis |
Hartford Whalers |
Premiato per aver superato il record di Garry Unger di gare consecutive giocate, toccando quota 914.[21] |
| 1987-88 |
Bob Bourne |
Los Angeles Kings |
Premiato per la sua dedizione e perseveranza nell'hockey.[22] |
| 1988-89 |
Tim Kerr |
Philadelphia Flyers |
Mise a segno 88 punti in 69 partite dopo aver superato due infortuni al ginocchio e alla spalla, oltre ad aver sconfitto nella stagione precedente una meningite.[23] |
| 1989-90 |
Gord Kluzak |
Boston Bruins |
Provò a superare diversi infortuni al ginocchio, ma dopo aver giocato due partite in seguito alla decima operazione decise di ritirarsi.[24] |
| 1990-91 |
Dave Taylor |
Los Angeles Kings |
Disputò tutte e 17 le sue stagioni in carriera con i Kings, premiato per la sua dedizione.[25] |
| 1991-92 |
Mark Fitzpatrick |
New York Islanders |
Sconfisse la eosinofilia, malattia potenzialmente mortale, e ritornò in NHL.[26] |
| 1992-93 |
Mario Lemieux |
Pittsburgh Penguins |
Registrò 69 gol e 91 assist, 160 punti, nonostante 24 partite saltate a causa di un linfoma di Hodgkin[27] |
| 1993-94 |
Cam Neely |
Boston Bruins |
Premiato "per i suoi numerosi sforzi pur di ritornare in NHL dopo aver sofferto diversi infortuni gravi"; tuttavia a causa di essi si ritirò al termine della stagione 1995-96.[28] |
| 1994-95 |
Pat LaFontaine |
Buffalo Sabres |
Superò una serie di gravi infortuni alla testa.[29] |
| 1995-96 |
Gary Roberts |
Calgary Flames |
Tornò a giocare dopo un intervento per correggere danni alle ossa e ai nervi che potevano segnare la fine della sua carriera.[30] |
| 1996-97 |
Tony Granato |
San Jose Sharks |
Superò un gravissimo infortunio alla testa occorsogli nella stagione 1995-96, mettendo a segno 25 reti nella stagione 1996-97.[31] |
| 1997-98 |
Jamie McLennan |
St. Louis Blues |
Sconfisse una meningite batterica.[32] |
| 1998-99 |
John Cullen |
Tampa Bay Lightning |
Sconfisse un linfoma non Hodgkin.[33] |
| 1999-2000 |
Ken Daneyko |
New Jersey Devils |
Sconfisse i suoi problemi di alcolismo.[34] |
| 2000-01 |
Adam Graves |
New York Rangers |
Premiato per il suo impegno a tutto campo nel mondo dell'hockey.[35] |
| 2001-02 |
Saku Koivu |
Montreal Canadiens |
Sconfisse un linfoma non Hodgkin.[36] |
| 2002-03 |
Steve Yzerman |
Detroit Red Wings |
Pur riuscendo a guarire da diversi problemi fisici fu in grado di giocare solo un breve periodo della stagione 2002-03.[37] |
| 2003-04 |
Bryan Berard |
Chicago Blackhawks |
Superò un infortunio all'occhio che lo rese legalmente cieco.[38] |
| 2004-05 |
Premio non assegnato per il lockout. |
| 2005-06 |
Teemu Selänne |
Mighty Ducks of Anaheim |
Superò un grave infortunio al ginocchio e segnò 90 punti (40 gol e 50 assist).[39] |
| 2006-07 |
Phil Kessel |
Boston Bruins |
A metà della stagione saltò 12 partite per un tumore del testicolo.[40] |
| 2007-08 |
Jason Blake |
Toronto Maple Leafs |
Pur essendogli stata diagnosticata una leucemia mieloide cronica giocò tutte e 82 le partite di stagione regolare.[41] |
| 2008-09 |
Steve Sullivan |
Nashville Predators |
Giocò 41 partite dopo aver saltato due stagioni a causa di un disco spezzato nella schiena e per problemi all'inguine.[42] |
| 2009-10 |
José Théodore |
Washington Capitals |
Premiato per la sua miglior prestazione dalla stagione 2001-02 e in seguito alla morte del figlio prematuro Chace nell'agosto 2009.[43] |
| 2010-11 |
Ian Laperrière |
Philadelphia Flyers |
Dopo essere stato colpito da un paleo in faccia nei playoff 2010, saltò la stagione 2010-11 aiutando però la squadra al di fuori del ghiaccio.[44] |
| 2011-12 |
Max Pacioretty |
Montreal Canadiens |
Costretto a saltare l'intera stagione 2010-11 a causa di uno scontro di gioco che gli causò una commozione cerebrale e la frattura di una vertebra. La stagione 2011-12 fu la più produttiva per Pacioretty.[45] |
| 2012-13 |
Josh Harding |
Minnesota Wild |
Nel corso della stagione dovette rinunciare a 33 partite a causa della sclerosi multipla, tuttavia fece in tempo a ritornare in campo per la fine della stagione.[46] |
| 2013-14 |
Dominic Moore |
New York Rangers |
Nel 2012 lasciò temporaneamente l'hockey per stare vicino alla moglie malata di cancro al fegato. Dopo la sua morte fondò un'organizzazione in sua memoria e tornò con successo a giocare con i Rangers.[47] |
| 2014-15 |
Devan Dubnyk |
Minnesota Wild |
Trasferitosi a metà stagione dagli Arizona Coyotes Dubnyk aiutò i Wild in difficoltà a raggiungere i playoff grazie anche a una percentuale di parate del 93,4% che lo portarono a essere uno dei finalisti per il Vezina Trophy. |
| 2015-16 |
Jaromír Jágr |
Florida Panthers |
All'età di 44 anni ha guidato i Panthers per punti segnati (65), conquistando il primo titolo dell'Atlantic Division. Jágr è diventato il più anziano a superare i 60 punti ed è lodato per la sua etica del lavoro e come esempio da seguire fuori dal ghiaccio. |